Guida Definitiva alla Cartella Esattoriale: Cos'è, Come Leggerla e Cosa Fare (Aggiornata 2025)
- albertobindi
- 4 set
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 22 ott
Guida Definitiva alla Cartella Esattoriale: se hai ricevuto una cartella e non sai come comportarti .... in questo post troverai tutte le risposte ....
Aggiornato al 22/10/2025
Ricevere una busta verde o una PEC dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione contenente una cartella esattoriale è un'esperienza che genera ansia e preoccupazione in chiunque. La tentazione di ignorarla è forte, ma è l'errore più grave che si possa commettere. Questo atto, infatti, non è una semplice comunicazione, ma l'avvio di una procedura di riscossione che, se non gestita correttamente e tempestivamente, può avere conseguenze serie sul proprio patrimonio.
Questa guida definitiva, aggiornata al 2025, è pensata per fare chiarezza. Spiegheremo passo dopo passo cos'è una cartella di pagamento, come interpretare le informazioni che contiene e, soprattutto, quali sono le opzioni concrete a tua disposizione per affrontarla nel modo giusto.
INDICE
1. Cos'è Esattamente una Cartella Esattoriale?
La cartella esattoriale è un documento ufficiale emesso dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione che ti intima il pagamento di una somma di denaro dovuta in favore di uno o più enti creditori (come l'Agenzia delle Entrate, l'INPS, i Comuni, etc.). Essa rappresenta un atto legale di riscossione e può includere debiti tributari, contributivi e altre somme dovute
2. Funzione della cartella esattoriale
La funzione principale della cartella esattoriale (più propriamente "cartella di pagamento") è quella di notificarti un debito dovuto e avviare il processo di riscossione. Essa funge da avviso legale e ti informa delle conseguenze del mancato pagamento.Il suo presupposto giuridico è l'iscrizione a ruolo. Il "ruolo" è un elenco, compilato dall'ente creditore, che contiene i nomi dei debitori e le somme da loro dovute. Una volta che questo elenco viene reso esecutivo, diventa un vero e proprio titolo esecutivo. La cartella di pagamento, quindi, è la notifica individuale di quel titolo esecutivo e, allo stesso tempo, un atto di precetto: ti intima di pagare entro 60 giorni, avvertendoti che in caso contrario si procederà con l'esecuzione forzata.
3. Come Leggere una Cartella Esattoriale: Guida alle Sezioni Chiave
Capire il contenuto di una cartella di pagamento è il primo passo per una difesa efficace. Sebbene possa sembrare complessa, ogni cartella segue una struttura precisa. Vediamo le sezioni fondamentali:
Intestazione e Dati Identificativi: In alto troverai i dati dell'ente emittente (Agenzia delle Entrate-Riscossione); qui è riportato anche un elemento crucialie il numero identificativo della cartella.
Importo Totale Dovuto: In evidenza, di solito nella prima pagina, è indicata la cifra complessiva da pagare.
Dettaglio degli Addebiti: Questa è la sezione più importante. Qui troverai una tabella che scompone l'importo totale, indicando:
Ente Creditore: A chi devi i soldi (es. Comune di Roma, INPS).
Descrizione del Debito: La natura del credito (es. TARI 2022, Contributi IVS, IRPEF).
Dettaglio delle Somme: La suddivisione tra sorte capitale (l'imposta o il contributo originario), sanzioni e interessi maturati.
Informazioni sul Ruolo: La cartella deve indicare la data in cui il ruolo è stato reso esecutivo, un'informazione essenziale per verificare eventuali decadenze.
Modalità di Pagamento: In questa sezione sono presenti i modelli precompilati (come il modello F24) e le istruzioni per pagare online, tramite home banking o presso gli sportelli autorizzati.
Istruzioni per i Rimedi: La cartella deve obbligatoriamente informarti sulle modalità per richiedere la rateizzazione, la sospensione o per presentare ricorso.
4. Come Posso Verificare se Ho una Cartella Esattoriale Aperta a Mio Nome?
Per verificare se hai una cartella esattoriale a tuo nome, puoi consultare il sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Accedendo alla sezione "Servizi Online", puoi inserire i tuoi dati identificativi (tramite SPID) e controllare eventuali cartelle esattoriali emesse a tuo carico. In alternativa, puoi recarti allo sportello dell'Agenzia delle Entrate Riscossione e chiedere informazioni sulla tua posizione.
5. Le 4 Opzioni Principali Dopo Aver Ricevuto una Cartella di pagamento
La riscossione dei tributi avviene attraverso procedure formali e può includere azioni legali in caso di mancato pagamento. È essenziale essere a conoscenza delle tempistiche e delle modalità di pagamento per evitare conseguenze gravi. Hai 60 giorni (in alcuni casi 40 giorni) dalla notifica per decidere come agire. Le strade percorribili sono essenzialmente quattro:
Pagare il Debito
Se, dopo un'attenta verifica, il debito risulta corretto e dovuto, la soluzione più semplice è saldarlo entro 60 giorni. Se desideri sapere quali sono le modalità di pagamento più convenienti per una cartella di pagamento, considera l'uso di modelli precompilati come il modello F24, che ti permette di pagare in modo semplice e veloce. In questo modo si evitano l'applicazione degli interessi di mora e l'avvio di procedure esecutive.
Rateizzare il Pagamento
Se non sei in grado di pagare l'intero importo in un'unica soluzione, puoi chiedere la rateizzazione del debito.
Per debiti fino a 120.000 euro: È possibile ottenere un piano di rateizzazione online con una procedura semplificata, senza dover dimostrare la tua situazione di difficoltà economica.
Per debiti superiori a 120.000 euro: È necessario documentare una temporanea situazione di difficoltà per ottenere un piano di dilazione.
La richiesta di rateizzazione blocca l'avvio di nuove procedure cautelari ed esecutive.
Chiedere la Sospensione Legale
Se ritieni che la somma richiesta non sia dovuta per motivi specifici (es. il debito è prescritto, è già stato pagato, è stato annullato da una sentenza), puoi presentare un'istanza di sospensione legale della riscossione ai sensi della Legge n. 228/2012. L'Agente della riscossione sospenderà immediatamente ogni azione e chiederà una verifica all'ente creditore. Se l'ente non le risponde entro 220 giorni, il debito si considera annullato di diritto.
Impugnare la Cartella (Ricorso)
Se la cartella presenta vizi di forma (es. difetto di notifica, motivazione carente) o di sostanza (il debito è infondato), puoi impugnare l'atto davanti al giudice competente. Attenzione ai termini:
60 giorni per i debiti tributari (Corte di Giustizia Tributaria).
40 giorni per i contributi previdenziali (Tribunale del Lavoro).
30 giorni per le sanzioni amministrative come le multe (Giudice di Pace).
Ricordati che la prescrizione (e cioè l'estinzione del debito a seguito del decorso di un certo numero di anni senza che l'Agente della Riscossione si sia attivato) non è un vizio che si può far valere impugnando la cartella di pagamento ma semmai un atto successivo come per esempio un atto di pignoramento; se vuoi saperne di più sull'argomento clicca su questo link (prescrizione cartella esattoriale).
Se invece vuoi saperne di più sui vizi da cui può essere affetta la cartella clicca sui seguenti link:
per una rassegna completa dei vizi (cartella esattoriale);
per la validità della notifica a mezzo PEC (notifica pec cartella esattoriale);
per il difetto di motivazione della cartella (difetto motivazione cartella esattoriale).
6. Cosa Succede se si Ignora la Cartella Esattoriale?
Ignorare una cartella di pagamento è la scelta peggiore. Trascorsi 60 giorni (o i diversi termini sopra visti) dalla notifica senza che tu abbia pagato, rateizzato o impugnato l'atto, la cartella diventa un titolo esecutivo definitivo e l'Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare le procedure cautelari ed esecutive per il recupero forzato del credito (Cosa Succede se Non Pago una Cartella Esattoriale? Dal Fermo Auto al Pignoramento).
Le principali conseguenze includono:
Fermo Amministrativo: Blocco dei tuoi veicoli iscritti al PRA, che non potranno più circolare; se ti interessa ho approfondito questo argomento con uno specifico post, clicca su questo link per leggerlo (fermo amministrativo auto);
Ipoteca sugli Immobili: Per debiti superiori a 20.000 euro, l'Agenzia può iscrivere un'ipoteca su un suo immobile, anche sulla prima casa.
Pignoramento: L'azione più invasiva, che può colpire:
Stipendio, pensione o Conto corrente bancario; a questo tema, se ti interessa, ho dedicato un paio di post (Il pignoramento presso terzi Agenzia Entrate Riscossione nel 2025 e Pignoramento conto corrente Agenzia Entrate: limiti e strategie nel 2025!);
Beni mobili o immobili; se vuoi approfondire la questione della non pignorabilità della prima casa leggiti questo post di approfondimento (L' Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa nel 2025?).
Ecco che agire tempestivamente è l'unico modo per evitare queste gravi conseguenze e tutelare il tuo patrimonio. Se vuoi approfondire il tema, per comprendere, come è possibile tutelarsi contro il pignoramento leggi questo post dedicato all'argomento (Pignoramento Agenzia delle Entrate - Cosa fare per evitarlo nel 2025).
Come sempre spero che questo post ti sia d'aiuto per compiere le tue valutazioni e ti ricordo che se hai ricevuto una cartella di pagamento e hai bisogno di assistenza per decidere quale è la migliore opzione nel tuo caso specifico puoi richiederci una pre-analisi gratuita cliccando su questo link.
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Se ti interessa puoi anche ascoltare l'audio relativo a questo post:
Di seguito, se preferisci, trovi anche la trascrizione dell'audio
Se infine vuoi approfondire l'argomento inerente le cartelle di pagamento clicca su questo link (cartella esattoriale).
Avv. Alberto Bindi