Cartella esattoriale - Conoscerla per evitarla!
Aggiornamento: 12 ott
Cosa è, come è fatta e quali conseguenze derivano dal suo mancato pagamento? E infine qualche consiglio pratico per minimizzarne gli effetti...

L'Agenzia delle Entrate Riscossione ti ha notificato una cartella esattoriale ? Vorresti saperne qualcosa di più prima di decidere se pagarla oppure no ? In questo post ti spiego a grandi linee cosa è una cartella esattoriale, come è fatta, quanto tempo hai per pagare e, soprattutto, cosa succede se non la paghi.
Se ti interessa l'argomento continua a leggere!
INDICE
1. Cosa è una cartella esattoriale?
2. Come sono fatte le cartelle esattoriali ?
3. Cartella esattoriale esempio
4. Come si vede se ci sono cartelle esattoriali ?
5. Cosa succede se ti arriva una cartella esattoriale ?
6. Cosa succede se non si paga una cartella dell'Agenzia delle Entrate ?
7. Quanto tempo ho per pagare una cartella esattoriale ?
8. Come comportarsi con una cartella esattoriale ?
1. Cosa è una cartella esattoriale ?
La cartella esattoriale, o più propriamente la cartella di pagamento, rappresenta lo strumento tramite cui lo Stato e gli enti locali (Regioni e Comuni) attivano nei confronti del cittadino il procedimento di riscossione delle somme di cui sono creditori; nella sostanza, per rispondere alla domanda (cosa è la cartella esattoriale?), possiamo dire che la cartella esattoriale è l'atto con cui l'Agenzia delle Entrate Riscossione, quale incaricato del creditore (sia questo lo Stato, una Regione o un Comune), intima al debitore di pagare una certa somma entro il termine di 60 giorni.
2. Come sono fatte le cartelle esattoriali ?
Secondo quanto previsto dall'art. 25 del DPR 602/73 le cartelle esattoriali devono contengano i seguenti elementi:
l'intimazione ad adempiere al pagamento delle somme indicate entro il termine di 60 giorni dalla notificazione;
l'indicazione che spirati 60 giorni l'Agenzia delle Entrate Riscossione procederà ad esecuzione forzata;
la data in cui il ruolo (che è il documento con il quale l’ente creditore trasmette all’Agente della Riscossione i nominativi e gli importi dei soggetti debitori) è stato reso esecutivo.
La cartella di pagamento, inoltre, è un atto impositivo motivo per cui ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 212/2000 (cd. Statuto del contribuente) deve contenere anche i seguenti ulteriori elementi:
il riferimento all'eventuale precedente avviso di accertamento, ovvero, in mancanza, la motivazione della pretesa fiscale;
l'ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni sull'atto notificato;
il responsabile del procedimento;
l'organo presso cui è possibile promuovere un riesame dell'atto in autotutela;
e, infine, le modalità ed i termini per proporre ricorso.
Infine, l’ulteriore contenuto delle cartelle esattoriali è stabilito dall'art. 6 del DM n. 321/1999 secondo il quale nelle stesse devono essere indicati:
ente creditore;
la specie del ruolo (e cioè ordinario e speciale, quest’ultimo viene utilizzato quando vi è fondato pericolo per la riscossione);
il codice fiscale e i dati anagrafici del debitore;
l'anno e il periodo di riferimento del credito.
e, infine, l’importo di ogni componente del credito e il totale del credito.
La mancanza di uno di questi elementi oppure la sua erroneità costituisce un vizio della cartella esattoriale che talvolta, nei casi più gravi, può determinare la nullità e/o l’annullabilità della cartella esattoriale con conseguente venire meno del debito.
3. Cartella esattoriale esempio
Se vuoi un esempio concreto di cartella esattoriale ti lascio qui sotto il collegamento per aprire direttamente il file contenente il modello ufficiale approvato dall'Agenzia delle Entrate Riscossione.
4. Come si vede se ci sono cartelle esattoriali ?
Se vuoi sapere se hai a carico delle cartelle esattoriali è sufficiente che, con lo SPID o con la firma elettronica, entri nella tua area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, qui infatti troverai l'indicazione di tutte le cartelle che ti sono state notificate; in alternativa, puoi recarti allo sportello dell'Agente della Riscossione del luogo di tua residenza.
5. Cosa succede se ti arriva una cartella esattoriale ?
La prima cosa che succede se ti arriva una cartella esattoriale è che sei tenuto a pagare quanto in essa indicato entro 60 giorni dalla sua notificazione; in particolar modo, dovrai pagare i maggiori tributi dovuti, le relative sanzioni, gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo o di altra natura, gli aggi (e cioè i compensi dell’Agente della Riscossione) nella misura del 3% delle somme iscritte a ruolo (ma gli aggi sono dovuti soltanto per la cartelle notificate sino al 31.12.2021) e, infine, le spese di notifica; ovviamente, è possibile chiedere all'Agenzia delle Entrate Riscossione una rateizzazione del debito.
La seconda cosa che succede se ti arriva una cartella esattoriale è che, sempre nel termine di 60 giorni dalla sua notifica, puoi valutare di presentare, con l'assistenza di un professionista, un ricorso contro la cartella esattoriale davanti all'Autorità giudiziaria per contestare eventuali vizi da cui può essere affetta.
6. Cosa succede se non si paga una cartella dell'Agenzia delle Entrate ?
Se ti è stata notificata una cartella esattoriale e non provvedi a pagare quanto in essa indicato nel termine di 60 giorni da quando ti è stata notificata, le somme che dovrai in seguito pagare saranno maggiori; in particolare, dovrai pagare: i maggiori tributi dovuti, le relative sanzioni, gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo o di altra natura, gli aggi nella misura del 6% delle somme iscritte a ruolo (ma gli aggi, come detto ,sono dovuti solo per le cartelle notificate sino al 31.12.2021), gli interessi di mora sino al giorno del pagamento pari al 2,68% annuo (a partire dal 1/7/2019) e, infine, le spese di notifica.
Questo, nella sostanza, è quello che succede se non si paga una cartella dell'Agenzia delle Entrate Riscossione; in estrema sintesi, perciò, per le cartelle esattoriali notificate prima del 31.12.2021 il mancato pagamento nel termine di 60 gg determinava un aggravio di spesa di circa il 5,68% all’anno pari all’incremento degli aggi del 3% e agli interessi di mora del 2,68%; viceversa, per le cartelle di pagamento notificate dopo il 31.12.2021 il mancato pagamento nel termine di 60 giorni determina un aggravio di spesa ‘soltanto’ del 2,68% all’anno; in ogni caso, è chiaro che il mancato rispetto del termine di pagamento della cartella esattoriale determina un incremento del debito tanto maggiore quanto maggiore sarà il lasso di tempo intercorso sino alla sua estinzione.

Inoltre, qualora il debitore persista nel non pagare la cartella, e non ne chieda ed ottenga la rateizzazione, oltre all’aggravio delle somme da pagare potrà essere destinatario di una serie di azioni cautelari ed esecutive da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione; vediamole insieme:
l'iscrizione dell'ipoteca sugli immobili di cui risulti essere proprietario; questa misura cautelare, però, è possibile solo quando il debito è pari ad almeno € 20.000;
il preavviso di fermo di beni mobili registrati (autovetture, motocicli, ecc..) di cui risulti essere proprietario; misura questa, sempre possibile (tranne nel caso in cui il veicolo sia strumentale all’attività di impresa o professionale);
il pignoramento presso terzi (e cioè pignoramento di un credito spettante al debitore destinatario della cartella esattoriale); sempre possibile;
il pignoramento dello stipendio; misura, questa sempre possibile con i seguenti limiti quantitativi:
in misura pari ad un decimo per importi fino a € 2.500;
in misura pari ad un settimo per importi superiori a € 2.500 e non superiori a € 5.000;
in misura pari ad un quinto per importi superiori a € 5.000;
il pignoramento mobiliare (e cioè, per esempio, degli arredi); sempre possibile (ma nella pratica mai utilizzato);
il pignoramento immobiliare e cioè degli immobili di cui risulti essere proprietario:
possibile solo per debiti maggiori di € 120.000;
comunque, a prescindere dall’ammontare del debito, non può essere pignorato l’unico immobile del debitore, che non sia abitazione di lusso e non sia classato nelle categorie A/8 e A/9, adibito ad uso abitativo e nel quale il debitore risieda.
Dunque, quello che succede se non si paga una cartella dell'Agenzia delle Entrate Riscossione è che, non soltanto si incrementa il valore del debito, ma si rischia concretamente che l'Agente della Riscossione intraprenda attività cautelari e/o esecutive sui beni del debitore per soddisfare il proprio credito.

7. Quanto tempo ho per pagare una cartella esattoriale?
Per pagare una cartella esattoriale hai 60 giorni di tempo da quando ti è stata notificata. Decorso questo termine, ovviamente, puoi sempre pagarla ma l'importo dovuto aumenterà degli interessi di mora (pari al 2,68%) e degli aggi 3% (ma questi sono dovuti solo per le cartelle notificate sino al 31.12.2021).
8. Come comportarsi con una cartella esattoriale ?
Una volta ricevuta una cartella esattoriale non è difficile comprendere come comportarsi. Se, infatti, il debitore riceve una cartella di pagamento e non ce la fa a pagarla nei 60 giorni e non riesce neppure ad ottenerne la rateizzazione, potrebbe almeno cercare di abbattere il debito per scendere sotto le soglie che impediscono all'Agenzia delle Entrate Riscossione di iscrivere un'ipoteca o di pignorare la casa. Così, e per fare alcuni esempi, se viene notificata:
una cartella di pagamento per € 21.000 il destinatario potrebbe cercare di pagare subito 1.500 euro così da far scendere il debito a 19.500 euro evitando in questo modo l’iscrizione di un'ipoteca sulla sua casa (che scatta soltanto per debiti pari ad almeno 20.000€);
una cartella da € 122.000 il destinatario potrebbe cercare di pagarne subito € 5.000 così da scendere sotto la soglia di € 120.000 sotto la quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione non può pignorare gli immobili.
Altre operazioni, ed in particolare quelle con cui il debitore si spoglia dei beni per evitare che vengano pignorati dall'Erario, non sono consigliabili perché al superamento di determinate soglie integrano gli estremi della sottrazione fraudolenta al pagamento delle tasse e cioè costituiscono un reato.
Unica alternativa a pagare la cartella (magari in via rateale) è quella di valutare, con l'assistenza di un professionista, la presenza di vizi della cartella esattoriale e, quindi, la possibilità di impugnarla davanti all'Autorità giudiziaria per chiederne l'annullamento.
Per oggi è tutto, spero che questo post ti sia stato d'aiuto e ti ricordo che se necessiti di assistenza personalizzata puoi prenotare una consulenza in presenza o via zoom cliccando sui collegamenti qui sotto.
Se poi hai delle domande o bisogno di qualche chiarimento puoi scrivermi nei commenti sempre qui sotto.
Avv. Alberto Bindi
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