#10 Cartella esattoriale prescrizione - Una guida semplice e pratica!
Aggiornamento: 14 ott
Tutto quello che c'è da sapere sulla prescrizione cartelle esattoriali spiegato in maniera semplice e concreta.

Quando vanno in prescrizione le cartelle esattoriali ? ... oppure, quanto dura la cartella esattoriale ? Sicuramente se hai ricevuto un atto dall'Agenzia delle Entrate Riscossione queste sono le prime domande che ti poni nella speranza che la prescrizione abbia cancellato il tuo debito.
In realtà, capire nel concreto se un debito verso l'Agenzia delle Entrate Riscossione è caduto in prescrizione non è semplicissimo e questo perché sono molti i parametri da dover prendere in considerazione.
Qui sotto, però, nella maniera più semplice e concreta possibile senza tanti 'fronzoli', ti spiego quali sono i termini di prescrizione e quand'è che puoi considerare cancellato un debito appunto per intervenuta prescrizione.
INDICE
1. Cartelle esattoriali prescrizione .... quando vanno in prescrizione le cartelle esattoriali ?
2. La prescrizione cartelle esattoriali relative a IRES, IRPEF, IRAP e IVA
3. La prescrizione cartella esattoriale relativa ad imposte così dette "d'atto"
4. E quando la cartella di pagamento è relativa a tributi locali?
5. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per i diritti camerali
7. Per i contributi previdenziali e assistenziali ?
8. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per le sanzioni tributarie
9. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per gli interessi
10. Come funziona la prescrizione della cartella esattoriale notificata (e non pagata) ?
11. Prescrizione cartelle esattoriali covid ... il covid incide sui termini di prescrizione ?
1. Cartelle esattoriali prescrizione .... quando vanno in prescrizione le cartelle esattoriali ?
Per capire quand'è che le cartelle esattoriali vanno in prescrizione occorre fare un passo indietro: la cartella esattoriale deve essere notificata entro precisi termini di "decadenza" (sul punto ho fatto un apposito post); ma è solo dopo che è stata notificata che inizia a decorrere il termine di prescrizione (da non confondere, appunto, con i termini di decadenza). La prescrizione, nella sostanza, è il termine entro cui l'Agenzia delle Entrate Riscossione si deve attivare per cercare di soddisfare il proprio credito a pena di perderlo.
Il termine di prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere e perciò, quando si tratta di cartelle esattoriali con le quali l’Agenzia delle Entrate Riscossione intima al contribuente il pagamento di determinate somme entro 60 giorni, il termine di prescrizione inizia a decorrere (di regola, e salvo qualche eccezione) dal 61° giorno dalla notifica della cartella esattoriale. Quindi, e per fare un esempio, se ti è stata notificata una cartella esattoriale il 3/3/2023 a partire dal 3/5/2023 (=3/3/2023+61gg) inizierà a decorrere per l'Agenzia delle Entrate Riscossione il termine di prescrizione.
Non esiste però una disciplina organica in tema di prescrizione di modo che il termine di prescrizione varia per ciascuna imposta.
2. La prescrizione cartelle esattoriali relative a IRES, IRPEF, IRAP e IVA
Se la cartella esattoriale notificata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ha ad oggetto le imposte sui redditi (IRES e IRPEF), l'IRAP e l'IVA secondo l'orientamento giurisprudenziale oggi maggioritario, il termine di prescrizione è di 10 anni (tuttavia esiste anche giurisprudenza che sostiene la tesi della prescrizione nel minor termine di 5 anni).
Facciamo un esempio: se a Mario è stata notificata in data 3/3/2023 una cartella esattoriale relativa all'IVA la prescrizione (come visto) inizierà a decorrere il 3/5/2023 e, trattandosi di prescrizione decennale, il termine sarà il 3/5/2033; se entro questo termine l'Agenzia delle Entrate Riscossione non avrà intrapreso azioni esecutive e/o cautelari nei confronti di Mario e se non gli avrà neppure intimato di pagare quanto dovuto, il debito d'imposta portato dalla cartella esattoriale si sarà estinto appunto per intervenuta prescrizione.
3. La prescrizione cartella esattoriale relativa ad imposte così dette "d'atto"
Per le imposte di registro, di bollo, di successione e ipocatastali la riscossione soggiace al termine di prescrizione di 10 anni.
4. E quando la cartella di pagamento è relativa a tributi locali?
Per i tributi locali (IMU, TASI, TARI, TARSU) è invece dubbio se opera la prescrizione di 10 o 5 anni.
5. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per i diritti camerali
Per i diritti camerali l'opinione maggioritaria opta per la prescrizione di 5 anni.
6. Quale è il termine di prescrizione delle cartelle esattoriali relative alla tassa di concessione governativa?
Per la tassa di concessione governativa la giurisprudenza ha sostenuto sia la tesi della prescrizione quinquennale che la tesi della decennale.
7. Per i contributi previdenziali e assistenziali?
Per i contributi previdenziali e assistenziali (INPS e INAIL) e relative sanzioni la prescrizione è quinquennale.
8. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per le sanzioni tributarie
Normalmente le cartelle esattoriali contengono l’intimazione di pagare non sole le imposte ma anche le connesse sanzioni tributarie. Le sanzioni tributarie, per qualsiasi tributo e per ogni tipo di violazione, hanno un termine prescrizionale di 5 anni. Quindi, e per fare un esempio, è molto probabile che una cartella esattoriale per esempio relativa all’IRPEF non sia prescritta quanto all'imposta (perché l'IRPEF di regola si prescrive in 10 anni) ma sia invece prescritta con riferimento alle sanzioni correlate all'imposta (perché come detto le sanzioni si prescrivono nel minor termine di 5 anni). E siccome spesso le sanzioni sono di ammontare quasi pari a quello dell'imposta poter eccepire l'intervenuta prescrizione delle sanzioni implica poter ottenere una riduzione del 50% del debito portato dalla cartella esattoriale.
9. Cartella esattoriale prescrizione 5 anni per gli interessi
In generale la cartella esattoriale notificata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione contiene l’intimazione di pagare oltre all’imposta e alle relative sanzioni anche gli interessi. Anche gli interessi (come le sanzioni), per qualsiasi tributo e per ogni tipo di violazione, hanno un termine prescrizionale di 5 anni. Quindi, e per continuare l'esempio di poco fa, è molto probabile che una cartella esattoriale per esempio relativa all’IRPEF non sia prescritta quanto all'imposta (perché l'IRPEF di regola si prescrive in 10 anni) ma sia invece prescritta con riferimento agli interessi (oltreché alle sanzioni) correlati all'imposta (perché come detto gli interessi, al pari delle sanzioni, si prescrivono sempre in 5 anni). E siccome spesso gli interessi sono di importo molto elevato poter eccepire l'intervenuta prescrizione degli interessi implica poter ottenere una riduzione considerevole del debito portato dalla cartella esattoriale.

10. Come funziona la prescrizione della cartella esattoriale notificata (e non pagata) ?
Come abbiamo detto la prescrizione è un termine di 5 o 10 anni che inizia a decorrere dal 61° giorno dalla notifica della cartella esattoriale ed entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve attivarsi per riscuotere il suo credito; in mancanza, infatti, il credito si estingue per inattività e cioè, appunto, per intervenuta prescrizione.
L'attività che l'Agenzia delle Entrate Riscossione deve porre in essere per provare a riscuotere il suo credito, e che impedisce il maturarsi della prescrizione, è la più disparata ma nella sostanza si tratta della notifica dell'intimazione di pagamento, della notifica del preavviso di iscrizione di ipoteca, della notifica del preavviso di iscrizione del fermo amministrativo oppure, della notifica di un qualunque atto di pignoramento (pignoramento immobiliare, pignoramento dello stipendio, pignoramento del conto corrente, ecc...).
In pratica, se l'Agenzia delle Entrate Riscossione compie uno di questi atti prima del decorso del termine di prescrizione (5 o 10 anni) succede che questo termine viene interrotto e ricomincia a decorrere da capo. Facciamo un esempio: l'Agenzia delle Entrate Riscossione nel 2015 notifica a Francesca una cartella esattoriale per IRPEF (€ 10.000) e relative sanzioni (€ 9.000) e interessi (€ 3.000); nel 2022 l'Ufficio notifica a Francesca una comunicazione di iscrizione di ipoteca sulla casa; questa comunicazione:
per quanto riguarda le sanzioni e gli interessi non ha alcun effetto; il termine di prescrizione delle sanzioni e degli interessi, infatti, è di 5 anni; le sanzioni e gli interessi, perciò, sono definitivamente caduti in prescrizione già nel 2021; Francesca, perciò, non dovrà pagare le sanzioni (€ 9.000) e gli interessi (€ 3.000);
per quanto riguarda invece l’imposta, ha effetto interruttivo con la conseguenza che a partire dal 2022 inizia a decorrere un nuovo termine di 10 anni entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà avere cura di porre in essere altri atti, quali per esempio il pignoramento della casa, interruttivi della prescrizione; a tutt'oggi quindi Francesca risulterà debitrice nei confronti dell'Agenzia delle Entrate Riscossione dell'imposta (€ 10.000).
11. Prescrizione cartelle esattoriali covid ... il covid incide sui termini di prescrizione ?
Il termine di prescrizione (5 o 10 anni) non soltanto può essere interrotto da atti posti in essere dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ma, in alcuni casi, può essere anche sospeso. E' il caso, per esempio del covid 19, per il quale la legge ha stabilito una sospensione di 24 mesi per i carichi affidati all'Agenzia delle Entrate Riscossione dal 8/3/2020 al 31/12/2021.
In pratica il Legislatore ha previsto che, appunto a causa dell'emergenza da covid, il termine di prescrizione (di 5 o 10 anni) sia prorogato di 24 mesi per i carici affidati all'Agente della Riscossione nel periodo compreso tra l'8/3/2020 e il 31/12/2021.
Facciamo un esempio: se l'Agenzia delle Entrate ha affidato all'Agenzia delle Entrate Riscossione in data 5/4/2019 il compito di riscuotere nei confronti di Gianni un carico (per IRPEF per € 10.000), la cartella esattoriale che gli verrà notificata sconterà ordinariamente il termine di prescrizione di 10 anni; se, invece, il carico è stato affidato in data 5/4/2020 allora il termine di prescrizione sarà di 12 anni (= 10 anni + 24 mesi di sospensione).

12. Esistono altre situazioni che determinano la sospensione del termine di prescrizione della cartella esattoriale non opposta ?
Si, esistono altre situazioni che determinano la sospensione del termine di prescrizione. Qui sotto le riepilogo tutte (compresa quella da covid).
NATURA CREDITO | PERIODO DI SOSPENSIONE | NOTE |
Tutte le entrate | 24 mesi | ruolii affidati dall' 8/3/2020 al 31/12/2021 (questa è la sospensione da covid) |
Tutte le entrate | dal 23/3/2021 al 31/10/2021 | ruoli affidati dal 1/1/2000 al 31/12/2010 di importo residuo alla data del 23/3/2021 sino ad € 5.000 |
Tutte le entrate | dal 1/1/2014 al 15/6/2014 | ruoli affidati sino al 15/10/2013 |
Solo contributi previdenziali e assistenziali | dal 1/1/2014 al 15/6/2014 e dal 31/12/2020 al 30/6/2021 | |
Tutte le entrate | dalla domanda di rateizzazione delle cartelle esattoriali alla decadenza o al rigetto | in caso di rateizzazione del debito portato dalla cartella esattoriale |
Tutte le entrate | dalla domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali alla decadenza della rottamazione | in caso di rottamazione della cartella esattoriale |
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13. Come si concretizza l'estinzione per intervenuta prescrizione della cartella esattoriale notificata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ?
Se il credito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione portato dalla cartella esattoriale si è estinto per prescrizione non è necessario ottenerne un accertamento da parte dell'Autorità giudiziaria; questo, perché la prescrizione opera ex lege (e cioè automaticamente).
Tuttavia, potrebbe accadere, e anzi normalmente accade, che l’Agenzia della Entrate Riscossione non cancelli in automatico gli importi prescritti o addirittura che agisca per la riscossione di tali importi nonostante siano appunto prescritti; in questi casi il contribuente ha interesse ad ottenere l’accertamento giudiziale dell’intervenuta prescrizione.
Nella sostanza, in presenza di vecchie cartelle esattoriali è necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate Riscossione notifichi un atto (come per esempio un'intimazione di pagamento, un preavviso di iscrizione di ipoteca, un preavviso di iscrizione di fermo amministrativo o un pignoramento) così da proporre ricorso contro quest’ultimo davanti all’autorità giudiziaria eccependo appunto l’intervenuta prescrizione della cartella; in pratica per contestare la prescrizione non si impugna la cartella esattoriale ma un atto successivo.
Oppure quando si tratti di importi rilevanti e vi sia quindi interesse ad ottenere in tempi rapidi l’accertamento della prescrizione, è possibile presentare all’ente creditore un’istanza di annullamento in autotutela delle somme portate dalla cartella esattoriale e, poi, qualora l’Ente non risponda o risponda in modo negativo, impugnare il silenzio o la risposta negativa innanzi all’Autorità giudiziaria chiedendo l’accertamento dell’intervenuta prescrizione.
In ogni caso, prima di fare ricorso è necessario essere sicuri di non aver ricevuto in precedenza atti interruttivi della prescrizione (quali intimazioni di pagamento, comunicazione di iscrizioni di ipoteca o di fermi amministrativi, e così via) ed anche che la prescrizione non sia stata sospesa per effetto di qualche normativa speciale (come quella per il COVID19).
Per oggi è tutto, spero che questo post ti sia stato utile. Ricordati che se necessiti di una consulenza personalizzata puoi richiederla cliccando sui link qui sotto.
Se invece hai bisogno di qualche chiarimento puoi scrivermi nei commenti sempre qui sotto.
Avv. Alberto Bindi
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