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Difetto motivazione cartella esattoriale: quando e come contestarla - Guida 2025

  • albertobindi
  • 18 set
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 22 ott

Difetto di motivazione della cartella di pagamento - Una motivazione generica, specialmente sul calcolo degli interessi, non è una semplice svista: è un vizio che può annullare parte del debito. Scopri come far valere i tuoi diritti.


Aggiornato al 22/10/2025


Ricevere una cartella esattoriale e non capire come si sia arrivati a un certo importo, specialmente per la voce "interessi", è una situazione frustrante e molto comune. Devi sapere, però, che la legge ti tutela. L'obbligo di motivazione è uno dei pilastri dello Statuto dei Diritti del Contribuente e la sua violazione è un'arma potentissima a tua disposizione.

Grazie a recenti riforme e a sentenze chiave della Cassazione, oggi i tuoi diritti sono ancora più forti. In questa guida, basata su norme e giurisprudenza aggiornate al 2025, ti spiego esattamente cosa quando ricorre il difetto di motivazione cartella di pagamento con riguardo agli interessi e cosa devi fare per ottenerne l'annullamento.


INDICE


1. L'Obbligo di Motivazione: Cosa Dice la Legge (e Perché è dalla Tua Parte)

Il punto di partenza è l'art. 7 della Legge n. 212/2000 (lo Statuto dei Diritti del Contribuente). Questa norma, recentemente rafforzata dal D.Lgs. n. 219/2023, stabilisce un principio sacrosanto: ogni atto dell'amministrazione finanziaria deve essere motivato, a pena di annullabilità. Cosa significa "motivato"? Significa che l'atto deve indicare in modo specifico "i presupposti, i mezzi di prova e le ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione". L'obiettivo è semplice e fondamentale: metterti in condizione di capire la pretesa e di poterti difendere.

Un aspetto cruciale è la cosiddetta motivazione "per relationem", cioè quando la cartella di pagamento fa riferimento a un altro atto precedente (es. un avviso di accertamento). La nuova legge è molto più stringente rispetto al passato: se non hai già ricevuto l'atto richiamato, questo deve essere allegato alla cartella o, in alternativa, la cartella  deve riprodurne il contenuto essenziale e la motivazione deve indicare  espressamente le ragioni per le quali i dati e gli elementi contenuti nell'atto richiamato si ritengono sussistenti e fondati.


2. Difetto motivazione cartella esattoriale sugli interessi: La Svolta Definitiva del 2024

Il campo in cui la battaglia sulla motivazione si è fatta più intensa è quello degli interessi. Per anni, la giurisprudenza ha avuto un approccio più morbido, specialmente per gli atti derivanti da controlli automatici, ritenendo sufficiente un richiamo generico alla norma. Questo approccio è stato superato. Prima con una sentenza storica delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 22281 del 2022), che ha imposto l'obbligo di indicare la fonte normativa e la decorrenza degli interessi, e poi, in modo ancora più netto, con la riforma del 2024. Con l'introduzione del comma 1-ter all'art. 7 dello Statuto del Contribuente, il legislatore ha messo un punto fermo. Per ogni cartella notificata dopo il 18 gennaio 2024, che rappresenta il primo atto con cui ti vengono chiesti degli interessi, la motivazione deve obbligatoriamente indicare in modo dettagliato:

  • La tipologia di interessi (es. per ritardata iscrizione a ruolo)

  • La norma di riferimento

  • Il criterio di calcolo

  • L'imposta su cui sono stati calcolati

  • La data di decorrenza

  • I singoli tassi applicati per ogni periodo di tempo

Se anche solo uno di questi elementi manca, la cartella è viziata per difetto di motivazione e può essere annullata per la parte relativa agli interessi.



3. Vizi di Annullabilità vs. Vizi di Nullità: Perché Devi Agire Subito quando ricevi una cartella di pagamento

La riforma del 2024 ha anche introdotto una distinzione tecnica ma fondamentale tra vizi di annullabilità e vizi di nullità degli atti.


  • Annullabilità (Art. 7-bis L. n. 212/2000): È la regola generale. Il difetto di motivazione rientra in questa categoria. La cosa più importante che devi sapere è che i motivi di annullabilità  devono essere contestati nel primo ricorso, a pena di decadenza. Se non lo fai, il vizio si "sana" e non potrai più farlo valere.

  • Nullità (Art. 7-ter L. n. 212/2000): Riguarda solo casi eccezionali e gravissimi, come un atto emesso da un ente totalmente privo di potere (difetto assoluto di attribuzione) o in violazione di una sentenza definitiva. Questi vizi possono essere fatti valere in ogni momento.

Poiché il difetto motivazione cartella esattoriale è un vizio di annullabilità, la tempestività della tua azione è cruciale per il successo della difesa.

 

4. Come Contestare in Pratica una Cartella per Difetto di Motivazione

Se ritieni che la tua cartella sia viziata, l'unica strada è agire in giudizio. Devi rispettare i termini perentori previsti dalla legge, che di regola sono di 60 giorni dalla data di notifica per i debiti di natura tributaria. Superato questo termine senza aver presentato ricorso, la cartella diventa definitiva e non potrai più contestarne i vizi, anche se evidenti. La Cassazione è costante nel ribadire questo principio: ogni contestazione va fatta impugnando l'atto originario nei termini corretti (Cass. civ. n. 20172 del 22.7.2024).

Ricorda inoltre che, in linea di principio, l'onere di dimostrare il vizio spetta a te che agisci in giudizio. Ecco perché è fondamentale affidarsi a un professionista che sappia non solo individuare il difetto, ma anche argomentarlo e provarlo in modo ineccepibile.

La legge oggi ti fornisce tutele molto forti contro le cartelle esattoriali non motivate, specialmente per quanto riguarda il calcolo degli interessi. Ma queste tutele non sono automatiche: devi attivarle tu, agendo nel modo corretto e nei tempi giusti.


Come sempre spero che questo post ti sia d'aiuto per compiere le tue valutazioni e ti ricordo che se hai ricevuto una cartella di pagamento e hai bisogno di assistenza per decidere quale è la migliore opzione nel tuo caso specifico puoi richiederci una pre-analisi gratuita cliccando su questo link.


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Se ti interessa puoi anche ascoltare l'audio relativo a questo post:

Cartelle esattoriali - Motivazione interessi

Di seguito, se preferisci, trovi anche la trascrizione dell'audio



Avv. Alberto Bindi

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