La Liquidazione controllata (DLgs n. 14/2019)
Aggiornamento: 8 set
OTTENERE LA CANCELLAZIONE DEI DEBITI CON LE PROCEDURE DI SOVRAINDEBITAMENTO

INTRODUZIONE
Il 16 Luglio 2022 è entrata in vigore la nuova normativa sul sovraindebitamento.
La procedura di Liquidazione controllata consente al debitore di ottenere l'integrale cancellazione dei debiti.
La Liquidazione controllata, che è una delle quattro procedure previste dal DLgs 14/2019, rappresenta infatti un aiuto concreto predisposto dal Legislatore per consentire ai debitori di cancellare la propria complessiva esposizione debitoria.
Chi dunque è afflitto da troppi debiti trova nella Liquidazione controllata un aiuto efficace per cancellare i debiti.
Inoltre, la cancellazione ha ad oggetto qualunque tipo di debito compresi per esempio i debiti bancari, i debiti equitalia, i debiti finanziari, i debiti verso l'Agenzia delle Entrate ed anche quelli per INPS e INAIL.
Quindi liberarsi completamente dai debiti, e cioè ottenerne la completa cancellazione, è effettivamente possibile perché esiste un'apposita legge che lo consente.
INDICE
2. Quali sono i soggetti che possono utilizzare la procedura di Liquidazione controllata?
5. Presentazione della domanda
6. Da chi deve farsi assistere il debitore sovraindebitato?
7. E' obbligatoria per il debitore sovraindebitato l'assistenza di un avvocato?
8. Documenti da allegare alla domanda
9. Apertura della liquidazione controllata
10. Chi si occupa della liquidazione?
11. Esecuzione del programma di liquidazione ed esdebitazione di diritto
12. Durante la liquidazione che succede ai beni mobili ed immobili del debitore sovraindebitato?
13. Quali sono i beni del debitore sovraindebitato inclusi nella liquidazione?
14. Cos'è invece che è escluso dalla liquidazione?
16. IL TFR è compreso tra i crediti oggetto di liquidazione?
18. Il nominativo del debitore sovraindebitato viene pubblicizzato?
19. Quali sono gli effetti del deposito della domanda di Liquidazione controllata?
22. I nuovi creditori possono aggredire i beni del debitore oggetto di Liquidazione controllata?
23. Quando e come si chiude la procedura di Liquidazione controllata?
24. Quale è l’effetto della chiusura della procedura di Liquidazione controllata?
25. Esiste qualche limite all'esdebitazione?
26. Vuoi approfondire questo argomento?
1. Il debitore sovraindebitato può ottenere la definitiva cancellazione dei debiti con la procedura di Liquidazione controllata?
Con questa procedura il debitore in stato di sovraindebitamento chiede al Tribunale la nomina un Liquidatore che si occupi di liquidare (e cioè vendere) tutti i suoi beni (con qualche eccezione) e di pagare con il ricavato (e nei limiti di questo) i suoi creditori (art. 268 CCI).
La procedura di Liquidazione dei beni, quindi, a differenza di altre (e cioè il Concordato minore e il piano di Ristrutturazione dei debiti del consumatore) non ha per scopo quello di definire a saldo e stralcio i debiti e non svolge perciò una funzione di autoprotezione del debitore sovraindebitato: difatti, il patrimonio di questo viene messo integralmente (salvo alcune eccezioni) a disposizione dei creditori senza che il debitore possa mantenere alcun controllo sui propri beni o su eventuali sue attività economiche.
Quale vantaggio, allora, ne trae il debitore sovraindebitato? Un vantaggio importante perché al termine della procedura ottiene l’esdebitazione e, cioè, la completa cancellazione dei debiti residui (anche qui con alcune eccezioni) rimasti insoddisfatti all’esito della liquidazione.
Nella sostanza, con questa procedura il debitore sovraindebitato può effettivamente ottenere la cancellazione di tutti i suoi debiti (salvo come detto alcune eccezioni) ivi inclusi quelli verso le banche, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Entrate Riscossione (cioè la ‘vecchia’ Equitalia), l'INPS, l'INAIL e le finanziarie.
2. Quali sono i soggetti che possono utilizzare la procedura di Liquidazione controllata?
La procedura di liquidazione controllata dei beni può essere utilizzata, al fine appunto di cancellare i debiti integralmente, da ogni debitore che rientri nella definizione dei soggetti ammessi alle procedure di sovraindebitamento (art. 268, co. 1, CCI).
Si tratta quindi dei seguenti soggetti:
il consumatore,
il professionista,
l’impresa minore,
l’imprenditore agricolo,
la start up innovativa,
l'associazione, comitato e fondazione.
Sull'argomento si rinvia a quanto meglio illustrato in altro post.
3. Soggetti diversi dal debitore sovraindebitato possono presentare la domanda di Liquidazione controllata sui beni del debitore?
Si, può essere presentata anche da un creditore e, se il debitore sovraindebitato è un imprenditore, anche dal pubblico ministero (art. 268, co. 2, CCI).
4. Il sovraindebitamento presupposto imprescindibile per poter utilizzare la Liquidazione controllata
Il soggetto che vuole avvalersi della procedura di Liquidazione controllata per cancellare i debiti deve imprescindibilmente trovarsi in uno stato di sovraindebitamento.
Per un approfondimento su questo argomento si rinvia al contenuto di un altro post.
5. Presentazione della domanda
La domanda deve essere presentata al Tribunale competente da individuarsi in quello nel cui circondario il debitore sovraindebitato:
persona fisica esercente attività impresa, ha la sede legale risultante dal registro delle imprese o, in mancanza, la sede effettiva dell'attività abituale;
persona fisica non esercente attività d'impresa, ha la residenza o il domicilio;
società, anche non esercente attività impresa, ha la sede legale risultante dal registro delle imprese o, in mancanza, ha la sede effettiva dell'attività abituale (artt. 27 e 268, co. 1, CCI).
6. Da chi deve farsi assistere il debitore sovraindebitato?
Il debitore sovraindebitato, che voglia attivare la procedura in questione per chiedere la cancellazione dei debiti, deve farsi assistere da un Organismo di Composizione della Crisi in sigla OCC (art. 269, co. 1, CCI).
7. E' obbligatoria per il debitore sovraindebitato l'assistenza di un avvocato?
No. Tuttavia, l’OCC svolge principalmente un ruolo di terzietà ed imparzialità e la sua attività è diretta a tutelare gli interessi della collettività e non quello del debitore; perciò, l’assistenza di un professionista potrebbe essere opportuna anche perché spesso i creditori sollevano delle contestazioni e in questa evenienza è bene che qualcuno si occupi di tutelare esclusivamente gli interessi del debitore sovraindebitato nel portare a termine la procedura.
8. Documenti da allegare alla domanda
Alla domanda di Liquidazione controllata deve essere allegata una relazione, redatta dall'OCC, contenente una valutazione sulla completezza e l'attendibilità della documentazione depositata a corredo della domanda e che illustri la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del debitore sovraindebitato (art. 269, co. 2, CCI).
9. Apertura della liquidazione controllata
Il Giudice se ritiene che ne sussistano i presupposti di legge (deposito della documentazione e della relazione dell’OCC) dichiara aperta la Liquidazione controllata, nomina il Giudice Delegato, nomina come liquidatore l’OCC, ordina al debitore sovraindebitato di depositare i bilanci (se esistenti) e l’elenco dei creditori, assegna un termine ai creditori per presentare la domanda di ammissione al passivo e ordina al debitore sovraindebitato di consegnare al liquidatore i beni facenti parte del suo patrimonio (art 270, co. 2, CCI).
10. Chi si occupa della liquidazione?
Della liquidazione se ne occupa l'OCC. Difatti, è l'OCC che normalmente viene nominato quale liquidatore dal Giudice e in tale sua funzione si occupa di formare lo stato passivo (e cioè una ricognizione di tutti i creditori), l'inventario di tutti i beni e crediti, di venderli e pagare con il ricavato i creditori.
11. Esecuzione del programma di liquidazione ed esdebitazione di diritto
Il Liquidatore ha il compito di individuare tutti i beni del debitore sovraindebitato e tutti i suoi creditori, redigere un programma con i tempi e i modi della liquidazione, liquidare tutti i beni del debitore e con il ricavato soddisfare nei limiti del possibile tutti i creditori; dopodiché viene dichiarata la chiusura del procedimento.
Al termine della procedura il debitore è esdebitato di diritto e cioè si verifica la cancellazione dei debiti che residuano una volta concluse le operazioni di liquidazione e ripartizione del ricavato tra i creditori.
Nella sostanza il debitore viene integralmente liberato dai debiti residui (art. 282 CCI).
12. Durante la liquidazione che succede ai beni mobili ed immobili del debitore sovraindebitato?
Vengono amministrati dal liquidatore che provvede alla loro vendita e con il ricavato a pagarci i creditori del debitore sovraindebitato.
13. Quali sono i beni del debitore sovraindebitato inclusi nella liquidazione?
Tutti i beni mobili e immobili e tutti i crediti del debitore sovraindebitato.
14. Cos'è invece che è escluso dalla liquidazione?
Sono esclusi dalla liquidazione del debitore sovraindebitato:
i crediti impignorabili ai sensi dell' articolo 545 del codice di procedura civile;
i crediti aventi carattere alimentare e di mantenimento, gli stipendi, le pensioni, i salari e ciò che il debitore guadagna con la sua attività nei limiti, indicati dal giudice, di quanto occorre al mantenimento suo e della sua famiglia;
i frutti derivanti dall'usufrutto legale sui beni dei figli, i beni costituiti in fondo patrimoniale e i frutti di essi, salvo quanto disposto dall' articolo 170 del codice civile
le cose che non possono essere pignorate per disposizione di legge (art. 268, co. 3, CCI).
15. Quello che il debitore sovraindebitato guadagna con la sua attività (stipendio o pensione o frutto dell’attività professionale) è incluso tra i crediti compresi nella liquidazione?
Parzialmente. E’ escluso infatti per la parte che il Giudice ritiene necessaria per il mantenimento del debitore e della sua famiglia (art. 283, co. 3, CCI).
Per esempio è stato ritenuto che per un lavoratore dipendente con famiglia a carico soltanto € 100 mensili potessero rientrare nella liquidazione per il soddisfacimento dei creditori (Trib. Reggio Emilia 7.2.2022 su Legge n. 3/2012).
In un altro caso, in presenza di un nucleo familiare composto dai due genitori lavoratori dipendenti (uno con uno stipendio di circa € 1.700 al mese e l'altro di circa € 1.500 al mese) il Giudice ha ritenuto che la somma mensile di € 1.300 dovesse essere messa a disposizione del liquidatore per pagare i debiti (Trib. Velletri 2022 su legge 3/2012).
16. IL TFR è compreso tra i crediti oggetto di liquidazione?
Il TFR è compreso nell’attivo della liquidazione nella misura del 20% o 50% (Trib. Reggio Emilia 7.2.2022 su Legge n. 3/2012).
17. La procedura di liquidazione controllata ha qualche effetto sulla cessione del quinto dello stipendio?
Si, la cessione del quinto dello stipendio viene meno con l’apertura della procedura di liquidazione (artt. 150, 151 e 270, co. 5, CCI; Trib. Reggio Emilia 7/2/2022 su Legge n. 3/2012).
18. Il nominativo del debitore sovraindebitato viene pubblicizzato?
Si, il Giudice, nel caso in cui dichiari aperta la procedura dispone la pubblicazione della sentenza sul sito del Tribunale e/o del Ministero della Giustizia e nel registro delle Imprese se il debitore sovraindebitato è un imprenditore (art. 270, co. 2, CCI).
19. Quali sono gli effetti del deposito della domanda di Liquidazione controllata?
La sospensione del corso degli interessi; la sospensione, però, non opera per gli interessi relativi a crediti garantiti da ipoteca, pegno o privilegi (art. 268, co. 5, CCI).
20. Quale è l’effetto della procedura di Liquidazione controllata sulle esecuzioni immobiliari e mobiliari?
Dal giorno di apertura della liquidazione controllata nessuna azione esecutiva o cautelare può essere iniziata o proseguita a carico del debitore sovraindebitato (artt. 150 e 270, co. 5, CCI).
21. In pendenza dell’esecuzione immobiliare o mobiliare promossa da un creditore può essere utile per il debitore sovraindebitato presentare la domanda di Liquidazione controllata?
Tale presentazione è sicuramente utile perché così facendo il debitore sovraindebitato blocca automaticamente il procedimento esecutivo e apre il concorso di tutti i creditori sul suo patrimonio.
I beni pignorati verranno comunque venduti all'asta ma il ricavato andrà a beneficio di tutti i creditori e al termine della procedura di Liquidazione controllata il debitore sovraindebitato otterrà l’esdebitazione: cioè, l'integrale estinzione dei debiti residui nei confronti di tutti i creditori (effetto che non otterrebbe qualora non avesse presentato la domanda di Liquidazione controllata).
22. I nuovi creditori possono aggredire i beni del debitore oggetto di Liquidazione controllata?
No. I nuovi creditori (quelli sorti dopo che è stata data pubblicità alla sentenza con cui il giudice ha dichiarato aperta la procedura) non possono aggredire i beni oggetto della liquidazione (art. 277 CCI).
23. Quando e come si chiude la procedura di Liquidazione controllata?
Quando sono stati venduti tutti i beni e realizzati tutti i crediti e con il ricavato sono stati pagati nei limiti del possibile i creditori.
24. Quale è l’effetto della chiusura della procedura di Liquidazione controllata?
L’effetto consiste nell’esdebitazione di diritto e cioè nella completa cancellazione dei debiti.
Nella sostanza il debitore è liberato dai debiti che non è stato possibile pagare con il ricavato della liquidazione (art. 282 CCI).
25. Esiste qualche limite all'esdebitazione?
Si, la liberazione dai debiti, infatti, non opera per gli obblighi di mantenimento e alimentari, per i debiti da risarcimento danni da fatto illecito extracontrattuale (per esempio, il figlio che in bici travolge la vecchietta), le sanzioni penali e amministrative di carattere pecuniario (art. 278, co. 7, CCI).
Quindi limitatamente alla tipologia di debiti ora individuati la Liquidazione controllata non ha l'effetto di cancellare i debiti.
26. Cosa devi fare se pensi che la procedura di Liquidazione controllata faccia al caso tuo?
La procedura di Liquidazione controllata è assimilabile ad un vero e proprio procedimento civile che si svolge innanzi ad un tribunale.
Come più sopra visto affinché il debitore sovraindebitato riesca ad ottenere la cancellazione dei debiti, devono essere rispettate/i determinate condizioni e certi presupposti, ma non si tratta di ostacoli insormontabili e se instaurata correttamente la procedura effettivamente può portare all'auspicato esito finale (cancellare i debiti) così da consentire al debitore di ritrovare la serenità in ambito lavorativo e familiare.
In sintesi, se pensi che la procedura di Liquidazione controllata sia applicabile alla tua situazione i passaggi fondamentali da compiere sono i seguenti:
1. anzitutto hai bisogno di aiuto, affidati quindi ad un professionista competente in materia al fine di verificare preliminarmente:
se la normativa sul sovraindebitamento è quella che effettivamente fa al caso tuo; se, per esempio, hai solo uno o due debiti (ancorché siano sufficienti a porti in una situazione di sovraindebitamento) forse potrebbe essere maggiormente conveniente (rispetto alla procedura di sovraindebitamento) trattare direttamente con i singoli creditori per ottenere un saldo e stralcio dei singoli debiti; oppure se hai debiti solo fiscali potrebbe essere maggiormente vantaggioso utilizzare gli strumenti previsti in ambito tributario (rottamazione delle cartelle esattoriali, rateazione, impugnazione delle cartelle esattoriali per vizi, prescrizione, ecc...); non è quindi detto che le procedure previste dal Dlgs 14 2019 siano la soluzione migliore al tuo caso specifico;
se nel tuo caso specifico ricorrono i presupposti previsti dalla legge per utilizzare la Liquidazione controllata: prima di perdere tempo e soldi, infatti, è importante essere ragionevolmente sicuri che ci siano buone possibilità di un esito positivo;
2. se tale verifica preliminare avrà esito positivo, allora sarà necessario entrare più nel dettaglio per comprendere le ragioni della situazione di sovraindebitamento in cui ti trovi, e quindi sarà necessario:
acquisire una dettagliata descrizione della tua situazione economica e patrimoniale (redditi, disponibilità finanziarie, beni immobili, auto, moto, finanziamenti, mutui, ecc....) e della tua situazione familiare (sposata/o, divorziata/o, figli a carico, spese per il mantenimento della famiglia, ecc...);
acquisire tutta la documentazione probatoria (buste paghe, dichiarazione dei redditi, visure al PRA, visure in conservatoria, estratti conti bancari, contratti di finanziamento, mutui, ecc....);
e sulla base di tali informazioni e documenti verificare che la Liquidazione controllata sia la procedura effettivamente migliore per poi predisporre una bozza del piano di ristrutturazione dei debiti (da proporre ai creditori o da sottoporre al giudice);
3. preparata questa documentazione il professionista che ti assiste dovrà richiedere la nomina di un Organismo di Composizione della Crisi ("OCC") che attraverso una relazione dovrà attestare la tua situazione economica patrimoniale;
4. dopodiché, potrai depositare la domanda innanzi al Tribunale competente e si aprirà quindi un vero e proprio procedimento liquidatorio;
5. all'esito del procedimento liquidati tutti i beni e pagati nei limiti del ricavato i creditori sarai .... finalmente esdebitato e cioè avrai ottenuto la cancellazione dei debiti residui (che non è stato possibile pagare con il ricavato della liquidazione) e potrai tornare perciò a lavorare e vivere con piena serenità!

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