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La liquidazione controllata

Aggiornamento: 10 mar

Come funziona la liquidazione controllata ? ... e consente per davvero di cancellare tutti i debiti ?


La liquidazione controllata spiegata in modo semplice!

In questo post vediamo insieme come funziona la procedura di liquidazione controllata e cioè una delle quattro procedure previste dal DLgs 14/2019 (Codice della Crisi e dell'Insolvenza); la liquidazione controllata è uno strumento molto interessante perché, a certe condizioni, può consentire al debitore di cancellare integralmente i propri debiti; tra l'altro, la liquidazione controllata consente di cancellare qualunque tipo di debito compresi, per esempio, quelli verso l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia delle Entrate Riscossione (la vecchia Equitalia), le banche, le finanziarie, ecc....


Se sei interessato all'argomento continua a leggere il post!


INDICE


1. Come funziona la liquidazione controllata ?

Con la procedura di liquidazione controllata, in estrema sintesi, il debitore in stato di sovraindebitamento chiede al tribunale la nomina un liquidatore che si occupi di liquidare (e cioè vendere) tutti i suoi beni e redditi (con qualche eccezione che nel proseguo vediamo) e di pagare con il ricavato (e nei limiti di questo) i suoi creditori.


2. La liquidazione controllata ha come scopo la definizione a saldo e stralcio dei debiti ?

La procedura di liquidazione controllata, a differenza di altre procedure (come il Concordato minore e il piano di Ristrutturazione dei debiti del consumatore) non ha per scopo quello di definire a saldo e stralcio i debiti; al contrario, con la liquidazione controllata il patrimonio del debitore viene messo integralmente (salvo alcune eccezioni) a disposizione dei creditori senza che il debitore possa mantenere alcun controllo sui propri beni o su eventuali sue attività economiche; quindi non è funzionale ad un pagamento a saldo e stralcio dei debiti bensì alla liquidazione di tutti i beni e i redditi (con alcune eccezioni) del debitore al fine di pagarci i creditori.


3. Quale è allora il vantaggio per il debitore di utilizzare la liquidazione controllata ?

Il debitore utilizzando la procedura di liquidazione controllata ne può ritrarre un vantaggio molto importante perché al termine della procedura può ottenere al ricorrere di una particolare condizione la completa cancellazione dei debiti residui (anche qui con alcune eccezioni) rimasti insoddisfatti all’esito della liquidazione. Nella sostanza, con la procedura di liquidazione controllata il debitore sovraindebitato può effettivamente ottenere la cancellazione di tutti i suoi debiti (salvo come detto alcune eccezioni) ivi inclusi quelli verso l'Agenzia delle Entrate, l'Agenzia delle Entrate Riscossione (cioè la ‘vecchia’ Equitalia), l'INPS, l'INAIL, le banche, le finanziarie ecc...


4. Chi può utilizzare la procedura di liquidazione controllata ?

Possono accedere alla procedura di liquidazione controllata i seguenti soggetti: il consumatore, l’impresa minore, l’imprenditore agricolo, il professionista, la start up innovativa, l'ente no profit (associazioni, fondazioni, comitati, ecc...) e ogni altro debitore non assoggettabile alle procedure concorsuali (quali liquidazione giudiziale, liquidazione coatta amministrativa o altre procedure liquidatorie).


Il consumatore viene definito come “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigiana o professionale eventualmente svolta, anche se socia di una delle società di persone (snc, società in accomandita semplice) per debiti estranei a quelli sociali.”. Il consumatore, quindi, è la persona fisica i cui debiti non sono riferibili all’attività di impresa o professionale eventualmente svolta; quindi è sicuramente consumatore il dipendente o il pensionato ma lo può essere anche il professionista o l’imprenditore minore purché in relazione soltanto ai debiti contratti all’infuori della sfera professionale o imprenditoriale.


Per impresa minore invece deve intendersi l’impresa (persona fisica o società) che non è fallibile e che quindi presenta congiuntamente i seguenti requisiti: i) un attivo patrimoniale annuo non superiore ad € 300.000 nei tre ultimi anni; ii) ricavi annui non superiori ad € 200.000 nei tre ultimi anni; iii) debiti (anche non scaduti) non superiori ad € 500.000.


la liquidazione controllata per cancellare i debiti !

5. Chi può presentare la domanda di liquidazione controllata ?

La procedura di liquidazione controllata può essere attivata su iniziativa dello stesso debitore sovraindebitato oppure di un creditore nonché, se il debitore sovraindebitato è un imprenditore, anche dal pubblico ministero.


6. Il sovraindebitamento quale presupposto imprescindibile per poter utilizzare la liquidazione controllata

Il debitore che vuole avvalersi della procedura di liquidazione controllata deve imprescindibilmente trovarsi in uno stato di sovraindebitamento. L'esistenza di uno stato di sovraindebitamento è un presupposto necessario per poter attivare la liquidazione controllata. Il sovraindebitamento è definito come “lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore, dell’imprenditore agricolo, delle start up innovative (…omissis…) e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale o alla liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o di insolvenza.”; a sua volta lo “stato di crisi” è definito come “lo stato di squilibrio economico-finanziario che rende probabile l'insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate mentre l’ “insolvenza” è definita come “lo stato del debitore che si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.”. In pratica, il sovraindebitamento è quella situazione nella quale il debitore, con il proprio reddito e/o le proprie entrate e tolta la parte destinata al mantenimento suo e della sua famiglia, non è più in grado di far fronte al regolare pagamento dei debiti.


7. Da chi deve farsi assistere il debitore sovraindebitato ?

Il debitore sovraindebitato che voglia attivare la procedura di liquidazione controllata deve rivolgersi ad un Organismo di Composizione della Crisi (in sigla OCC); inoltre, considerando che l'OCC svolge principalmente un ruolo di terzietà ed imparzialità e la sua attività è diretta a tutelare gli interessi della collettività e non quello del debitore, molto spesso è opportuno che il debitore sovraindebitato si faccia assistere anche da un professionista che tuteli esclusivamente i suoi interessi.


8. Presentazione della domanda

La domanda di liquidazione controllata deve essere presentata al Tribunale competente da individuarsi in quello nel cui circondario il debitore sovraindebitato: i) se persona fisica esercente attività impresa, ha la sede legale risultante dal registro delle imprese o, in mancanza, la sede effettiva dell'attività abituale; ii) se persona fisica non esercente attività d'impresa, ha la residenza o il domicilio; iii) se società, anche non esercente attività impresa, ha la sede legale risultante dal registro delle imprese o, in mancanza, ha la sede effettiva dell'attività abituale.


9. Apertura della liquidazione controllata

Un volta che il debitore ha presentato la domanda di liquidazione controllata in tribunale, il giudice dichiara aperta la liquidazione controllata, nomina il Giudice Delegato e nomina il liquidatore.


10. Quale è il compito del liquidatore ?

Nell'ambito della liquidazione controllata il liquidatore ha il compito di individuare tutti i beni del debitore sovraindebitato e tutti i suoi creditori, redigere un programma con i tempi e i modi della liquidazione, liquidare (cioè vendere) tutti i beni del debitore e con il ricavato soddisfare nei limiti del possibile tutti i creditori; dopodiché viene dichiarata la chiusura del procedimento.


11. Quali sono i beni e i crediti inclusi, e quali sono quelli esclusi, dalla liquidazione ?

In sintesi tutti i beni mobili e immobili e tutti i crediti del debitore sovraindebitato sono inclusi nella liquidazione controllata; tutti cioè vengono acquisiti dal liquidatore che provvedere a venderli e con il ricavato a pagarci i creditori. Ci sono però delle eccezioni; tra queste la più importante è l'esclusione degli stipendi, delle pensioni, dei salari e di ciò che il debitore guadagna con la sua attività nei limiti, indicati dal giudice, di quanto occorre al mantenimento suo e della sua famiglia. Più in concreto nella procedura di liquidazione rientra anche ciò che il debitore guadagna (stipendio, pensione o entrate di altro tipo) per un periodo massimo di 3 anni e soltanto per la quota del reddito che eccede ciò che serve per il vitto, l'alloggio, le spese sanitarie, le spese di istruzione e quant'altro necessario per vivere.


con la liquidazione controllata si risolvono i debiti

12. La meritevolezza quale presupposto imprescindibile per poter essere liberato da tutti i debiti

Come detto con la procedura di liquidazione controllata il debitore mette a disposizione del liquidatore tutti i suoi beni (come visto con qualche eccezione) affinché li venda e con il ricavato ci paghi i creditori. Se, come spesso accade, il ricavato della liquidazione è inferiore all'ammontare dei debiti la procedura di liquidazione, una volta che il liquidatore ha distribuito il ricavato tra i creditori, si chiude ma dei crediti rimasti insoddisfatti il debitore continuerà a rispondere; questo a meno che il giudice al termine della procedura accerti che il debitore si era indebitato senza colpa grave o dolo perché in questo caso il debitore verrà esdebitato e cioè verrà integralmente liberato da tutti i debiti che all'esito della procedura di liquidazione sono rimasti non pagati. Questa, in sostanza, è la parte più interessante della procedura di liquidazione perché è quella che nel concreto può consentire al debitore di liberarsi integralmente da tutti i debiti. Facciamo un esempio concreto: Gianni ha debiti per 300.000 nei confronti di banche, finanziarie e dell'Agenzia delle Entrate; non è proprietario di immobili o beni mobili di particolare valore ma ha un reddito da € 3.000 al mese; il giudice accerta che per il mantenimento suo e della sua famiglia necessita di un importo mensile di € 1.700 e, conseguentemente, dispone che il suo reddito venga acquisito alla procedura per l'importo mensile di € 1.300 ( = 3.000-1.700) per tre anni; in pratica Gianni destina ai suoi creditori l'importo complessivo di € 46.800 (=1.300x12x3); al termine della procedura, però, qualora il giudice accertasse che Gianni si è indebitato senza dolo e colpa grave lo libererà anche dal residuo debito non pagato per € 253.200 (=300.000-46.800).


13. La procedura di liquidazione controllata ha qualche effetto sulla cessione del quinto dello stipendio?

Si, la cessione del quinto dello stipendio viene meno con l’apertura della procedura di liquidazione.


14. Quale è l’effetto della procedura di liquidazione controllata sulle esecuzioni immobiliari e mobiliari?

Dal giorno di apertura della liquidazione controllata nessuna azione esecutiva o cautelare può essere iniziata o proseguita a carico del debitore sovraindebitato.


15. In pendenza di una esecuzione immobiliare o mobiliare può essere utile per il debitore sovraindebitato presentare la domanda di liquidazione controllata ?

Tale presentazione è sicuramente utile perché così facendo il debitore sovraindebitato blocca automaticamente il procedimento esecutivo e apre il concorso di tutti i creditori sul suo patrimonio. I beni pignorati verranno comunque venduti all'asta ma il ricavato andrà a beneficio di tutti i creditori e al termine della procedura di liquidazione controllata il debitore sovraindebitato potrà ottenere l'esdebitazione e cioè la liberazione integrale dai debiti (effetto che non potrebbe ottenere qualora non presentasse la domanda di liquidazione controllata).


16. Quando e come si chiude la procedura di liquidazione controllata?

Quando sono stati venduti tutti i beni e realizzati tutti i crediti e con il ricavato sono stati pagati nei limiti del possibile i creditori.


17. Esiste qualche limite all'esdebitazione?

Si, la liberazione dai debiti, infatti, non opera per gli obblighi di mantenimento e alimentari, per i debiti da risarcimento danni da fatto illecito extracontrattuale (per esempio, il figlio che in bici travolge la vecchietta), per le sanzioni penali e amministrative di carattere pecuniario.


18. Conclusioni

Come hai visto la liquidazione controllata, al ricorrere di certi presupposti, può effettivamente aiutare il debitore a cancellare i propri debiti; il DLgs n. 14/2019, infatti, ha proprio questa finalità: aiutare i soggetti eccessivamente indebitati a risolvere la propria situazione debitoria.


Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni.


Ti ricordo anche che se ti trovi in una situazione di sovraindebitamento e hai bisogno di aiuto per comprendere come gestirla accedendo a questo link puoi richiedermi una pre-analisi gratuita e personalizzata della tua specifica situazione.


Avv. Alberto Bindi

 

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