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INTIMAZIONE DI PAGAMENTO: La migliore soluzione per te !

Aggiornamento: 29 feb

Una guida all' intimazione di pagamento dell'Agenzia delle Entrate Riscossione!


L' intimazione di pagamento spiegata in una guida completa

L’Agenzia delle Entrate Riscossione ti ha notificato un’ intimazione di pagamento? E non sai bene come comportarti? In questo post ti spiego tutto quello che c'è da sapere sull' intimazione di pagamento.


Se sei interessato all'argomento continua a leggere il post!


INDICE


1. Come funziona l' intimazione di pagamento ?

Anzitutto ti spiego come funziona l’ intimazione di pagamento. L’Agenzia delle Entrate Riscossione può iniziare l’espropriazione forzata (e cioè il pignoramento di un tuo immobile o della tua macchina) soltanto dopo che sono trascorsi 60 giorni da quando ti è stata notificata la cartella di pagamento (o altri atti quali, per esempio, l'avviso di accertamento esecutivo). Se però l’esecuzione non è iniziata nel termine di 1 anno dalla notifica della cartella (o dell'avviso di accertamento esecutivo) allora, in questo caso, l’Agenzia delle Entrate Riscossione prima di procedere con l’esecuzione forzata deve notificarti un’ intimazione di pagamento.



Se, poi, l’esecuzione forzata non inizia neppure nel termine di 1 anno dalla notifica dell’intimazione di pagamento questa perde efficacia e l’Ufficio prima di iniziare l’esecuzione deve notificartene una nuova. Nella prassi l’Agenzia delle Entrate Riscossione non ce la fa a recuperare tutti i crediti che le vengono affidati e quindi accade spesso che sia costretta a notificare due, tre, quattro e anche più intimazioni di pagamento. Questo in sintesi è come funziona l' intimazione di pagamento.


2. Un esempio di intimazione di pagamento

Ecco di seguito un esempio di intimazione di pagamento:


Questo è un  modello di intimazione di pagamento.

Se vuoi puoi anche scaricare qui di seguito il modello ufficiale di intimazione di pagamento.

Intimazione di pagamento
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Download PDF • 307KB

3. Quale effetto produce la notifica dell' intimazione di pagamento ?

L’effetto proprio dell’ intimazione di pagamento è soltanto quello di interrompere la decorrenza del termine di prescrizione. Tendenzialmente il termine di prescrizione è di dieci anni per IRPEF, IRES, IVA e IRAP e cinque anni per i tributi locali nonché in generale per le sanzioni e gli interessi. Se non sai cosa è il termine di prescrizione puoi leggere il post che ho fatto sull'argomento.


4. Cosa succede dopo un' intimazione di pagamento ?

Dopo che l'Agenzia delle Entrate Riscossione ti ha notificato un' intimazione di pagamento in realtà non succede niente di nuovo; la tua posizione non cambia rispetto a prima: già nel periodo compreso tra i 60 gg e i 365 gg dalla notifica della cartella di pagamento l’Agenzia delle Entrate Riscossione poteva iniziare azioni esecutive (pignoramenti) o cautelari (iscrizione di un’ipoteca o il fermo di un’autovettura) contro di te; dopo che hai ricevuto l'intimazione di pagamento la tua situazione resta la stessa; notificandoti l’intimazione di pagamento l’Ufficio sta ‘soltanto’ ribadendo che può iniziare l’esecuzione forzata (e, inoltre, sta interrompendo il corso del termine di prescrizione).


5. Cosa succede se non si paga l' intimazione di pagamento ?

Se non paghi quanto indicato nell'intimazione di pagamento, decorsi 5 giorni da quando l'hai ricevuta, l'Agenzia delle Entrate Riscossione può attivare la procedura di esecuzione forzata nei tuoi confronti: quindi, per esempio, può pignorarti un conto corrente, lo stipendio, può iscrivere un fermo amministrativo su un veicolo oppure può iscrivere ipoteca su un immobile o addirittura (in alcuni casi) pignorarlo; questo è quello che succede se non si paga l' intimazione di pagamento.


6. Quanto tempo hai per pagare un' intimazione di pagamento ?

Per pagare le somme indicate nell' intimazione di pagamento hai tempo 5 giorni dopodiché l'Agenzia delle Entrate Riscossione può iniziare l'esecuzione forzata (non si tratta di 5 giorni lavorativi ma semplicemente di 5 giorni).

Cosa succede se non si paga l intimazione di pagamento ?

7. Quanto tempo passa dall' intimazione di pagamento a pignoramento ?

Non esiste nessuna legge che stabilisca quanto tempo può passare dalla notifica dell' intimazione di pagamento alla successiva fase di pignoramento; sicuramente, se passa più di un anno dalla notifica dell' intimazione di pagamento l'Agenzia delle Entrate Riscossione non può procedere al pignoramento se prima non te ne notifica un'altra: è come se l'intimazione di pagamento avesse una data di 'scadenza' di 1 anno; accade spesso che l'Ufficio, essendo oberato di 'lavoro', lascia passare anni prima di procedere con il pignoramento e quindi nel frattempo notifica al contribuente diverse intimazioni di pagamento.


8. Come opporsi a una intimazione di pagamento ?

Per opporti all'intimazione di pagamento devi impugnarla davanti all’Autorità giudiziaria instaurando così un contenzioso contro l’Agenzia delle Entrate Riscossione; l'opportunità o meno di instaurare questo contenzioso dipende dai seguenti parametri:


  • il ricorso, introduttivo del giudizio, deve essere proposto entro 60 gg dalla notifica dell’intimazione (questo è il termine che si applica quando l'intimazione ha ad oggetto tributi); decorso questo termine non è più possibile opporsi all' intimazione di pagamento;

  • non è assolutamente opportuno impugnare l’intimazione per far valere eventuali vizi di forma da cui è eventualmente affetta; vizi di forma, per esempio, sono la mancata sottoscrizione o la mancata indicazione del responsabile del procedimento; questo perché la giurisprudenza è consolidata nel rigettare i ricorsi fondati su vizi di forma;

  • è opportuno impugnare l’intimazione di pagamento qualora (tra la data di notifica della cartella esattoriale e la data di notifica dell’intimazione di pagamento) sia maturata la prescrizione perché in questo caso nel giudizio potrai ottenere l’accertamento dell’estinzione del debito; in questo caso dovrai però attentamente valutare quali sono i termini di prescrizione (vedi il post sull'argomento) che si applicano al tuo caso e sincerarti che non siano intervenuti atti interruttivi o sospensivi del termine di prescrizione;

  • conviene impugnare l’intimazione anche nel caso in cui ti risultasse, dopo magari aver compiuto delle approfondite verifiche, di non aver ricevuto la notifica della cartella esattoriale; in questo caso, infatti, impugnando l’intimazione di pagamento puoi ottenere la dichiarazione di nullità non soltanto dell’intimazione ma anche della cartella di pagamento.

9. Come bloccare un' intimazione di pagamento ?

Se non hai chances di vincere il contenzioso potresti valutare in alternativa di bloccare l' intimazione di pagamento chiedendo la rateizzazione del debito. Diciamo che tanto più sei incerto circa la convenienza di fare il contenzioso tanto più ti conviene avvalerti della rateizzazione del debito; la rateizzazione, infatti, è un modo per bloccare l' intimazione di pagamento. Per esempio, se nel tuo caso non è maturata la prescrizione e la cartella esattoriale ti è stata regolarmente notificata, puoi tranquillamente escludere la possibilità di impugnare l’intimazione davanti al giudice: spenderesti soltanto soldi per i compensi professionali senza alcuna ragionevole possibilità di vincere il contenzioso; conseguentemente, in questa ipotesi per te l’opzione preferibile sarebbe sicuramente quella di chiedere la rateizzazione del debito.

come bloccare l' intimazione di pagamento ...

Alla rateizzazione ho dedicato un apposito post; qui mi limito a fornirti qualche flash:


  • normalmente puoi rateizzare in massimo 72 rate mensili cioè in 6 anni (in casi particolari si arriva fino a 120 rate mensili);

  • la richiesta di rateazione è accolta automaticamente per importi inferiori ad € 120.000;

  • dalla data della richiesta non possono essere avviate procedure esecutive nei tuoi confronti;

  • il pagamento della prima rata comporta l’estinzione delle procedure esecutive già iniziate.

Nella sostanza, avvalendoti della rateizzazione regolarizzi a tutti gli effetti la tua posizione e ti predisponi per un lento ma progressivo pagamento integrale del debito.


Da ultimo ricordati che la rateizzazione e l'impugnazione dell'intimazione di pagamento davanti al giudice solo due soluzioni che possono anche coesistere: è infatti possibile rateizzare l'intimazione ed al contempo impugnarla; questa soluzione, in particolare, consente di contestare l'intimazione (se si ritiene che essa sia viziata) ed evitare di essere assoggettati al pignoramento.


10. Cosa rischi dopo aver ricevuto l' intimazione di pagamento se non fai niente?

Ricevuta una intimazione di pagamento verrebbe da dire che devi semplicemente scegliere se impugnare l’intimazione oppure rateizzare il debito (o entrambe). In realtà non è così perché hai un’ulteriore opzione da valutare. Nel tuo caso specifico, infatti, potrebbero non ricorrere i presupposti per impugnare l’intimazione e magari potresti trovarti nell’impossibilità di chiedere la rateazione o comunque di rispettarla. Anche in questa eventualità devi essere in grado di valutare i rischi che stai correndo; ecco allora alcuni parametri che devi attentamente ponderare.


Tieni anzitutto a mente che il tuo debito continuerà ad incrementare di anno in anno del 2,68% pari al tasso degli interessi di mora.


Devi poi tener conto anche di quelle che sono le possibili azioni cautelari ed esecutive che l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe intraprendere nei tuoi confronti, di modo da essere consapevole di cosa rischi e di cosa non rischi; ecco allora i 6 parametri da valutare:


  • l’iscrizione di ipoteca sulla tua casa o comunque su tuoi immobili (che potrebbe impedirti di venderla senza la previa estinzione del debito indicato nell'intimazione) è possibile solo quando il debito è pari ad almeno € 20.000; quindi se il tuo debito è inferiore non ti devi preoccupare di questa misura cautelare;

  • il preavviso di fermo dei tuoi beni mobili registrati (autovetture, furgoni, motocicli, ecc..), è sempre possibile tranne nel caso in cui il veicolo sia strumentale alla tua attività di impresa o professionale; quindi, non ti devi preoccupare di questa misura cautelare se, per esempio, sei un piccolo imprenditore individuale e l’unico mezzo che hai è l’autovettura intestata alla ditta;

  • il pignoramento presso terzi invece è sempre possibile; normalmente questo tipo di pignoramento riguarda i soldi che hai sul tuo conto corrente; l’Agenzia delle Entrate Riscossione, infatti, utilizzando le banche dati che ha a disposizione riesce a vedere se hai soldi depositati su conti correnti e quindi può aggredirli;

  • anche il pignoramento di salari e stipendi è sempre possibile seppur entro determinati limiti;

  • pure il pignoramento mobiliare è sempre possibile ma nella pratica non è mai utilizzato; solo teoricamente, quindi, è possibile che ti vengano pignorati gli arredi della casa;

  • infine il pignoramento immobiliare, e cioè il pignoramento della tua casa e dei tuoi immobili, è possibile solo per debiti maggiori di € 120.000; e comunque, a prescindere dall’ammontare del debito, non può esserti pignorata la casa in cui hai la residenza se si tratta dell’unico immobile di cui sei proprietario (chiaramente non si deve trattare di un immobile di lusso).


Con questi parametri sei in grado di renderti conto di cosa rischi se dopo la notifica dell'intimazione di pagamento decidi di non impugnarla e non puoi chiedere o comunque rispettare la rateazione.


11. Conclusioni

In conclusione, se hai ricevuto un' intimazione di pagamento dall'Agenzia delle Entrate Riscossione valutata attentamente se nel tuo caso specifico ti conviene fare il contenzioso oppure rateizzare (od entrambe le cose insieme); se poi, per un motivo o per l'altro, non può intraprendere nessuna delle due strade pondera attentamente i rischi che corri.


Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni.


Ti ricordo anche che se hai ricevuto un'intimazione di pagamento e hai bisogno di assistenza per decidere quale è la migliore opzione nel tuo caso specifico puoi richiederci una pre-analisi gratuita cliccando su questo link.


Avv. Alberto Bindi

 

Puoi scaricare il testo in .pdf di questo post.

Intimazione di pagamento
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