L'Agenzia delle Entrate ti ha notificato un'intimazione di pagamento?
Aggiornamento: 12 feb
ECCO UNA GUIDA SEMPLICE PER DECIDERE COSA FARE!

L’Agenzia delle Entrate Riscossione (cioè Equitalia) ti ha notificato un’intimazione di pagamento? E giustamente non sai bene come comportarti? In questo post ti guido passo passo in ciascuna delle tre valutazioni che devi compiere per decidere cosa ti conviene e cosa non ti conviene fare quanto ne ricevi una.
INDICE DI TRATTAZIONE
1. Cosa è l'intimazione di pagamento?
2. Quale è la funzione dell'intimazione di pagamento?
4. La prima valutazione da compiere (il contenzioso)
5. La seconda valutazione da compiere (la rateizzazione)
6. La terza valutazione da compiere (rischi connessi a non fare niente)
1. Cosa è l'intimazione di pagamento?
Anzitutto ti spiego brevissimamente cosa è l’intimazione di pagamento.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione può iniziare l’espropriazione forzata (e cioè il pignoramento immobiliare (casa) o mobiliare (per esempio la macchina) soltanto dopo che sono trascorsi 60 giorni da quando ti è stata notificata la cartella di pagamento (o altri atti quali gli accertamenti esecutivi).
Se però l’esecuzione non è iniziata nel termine di 1 anno dalla notifica della cartella, allora, in questo caso, l’Agenzia delle Entrate Riscossione prima di procedere con l’esecuzione deve notificarti, secondo quanto previsto dall’art. 50 del DPR 602/1973, un’intimazione di pagamento entro 5 giorni.
Se, poi, l’esecuzione non inizia neppure nel termine di 1 anno dalla notifica dell’intimazione, questa perde efficacia e l’Agenzia delle Entrate Riscossione prima di iniziare l’esecuzione dovrà notificarti una nuova intimazione.
Nella prassi l’Agenzia delle Entrate Riscossione, non ce la fa a recuperare tutti i crediti che le vengono affidati, e quindi accade spesso che sia costretta a notificare due, tre, quattro e anche più intimazioni di pagamento.
2. Quale è la funzione dell'intimazione di pagamento?
L’effetto proprio dell’intimazione è semplicemente quello di interrompere la decorrenza del termine di prescrizione.
Tendenzialmente il termine di prescrizione è di dieci anni per IRPEF, IRES, IVA e IRAP e cinque anni per i tributi locali e le sanzioni.
Per maggiori approfondimenti sul tema della prescrizione clicca sul link.