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Dopo l'intimazione di pagamento cosa succede?

Aggiornamento: 21 set

In questo post ti spiego cosa è l'intimazione di pagamento e soprattutto quali rischi corri dopo che ti è stata notificata ...

dopo l' intimazione di pagamento cosa succede? in questo post ti rispondo...

L'Agenzia delle Entrate Riscossione Ti ha notificato un'intimazione di pagamento ? e ora sei preoccupato di quello che potrà accadere ?


Magari hai giustamente paura che l'Agenzia delle Entrate Riscossione (cioè la vecchia Equitalia) ti pignori un conto corrente o lo stipendio oppure che iscriva un'ipoteca sulla tua casa....


In questo post vediamo insieme perché queste paure, per lo più, non sono fondate.


Se ti interessa l'argomento continua a leggere!


INDICE DI TRATTAZIONE

1. Cos'è un'intimazione di pagamento?

2. Termini per il pagamento

3. La notifica dell'intimazione di pagamento rende il contribuente moroso?

4. La notifica dell'intimazione di pagamento peggiora la situazione del contribuente rendendolo passivo di azioni esecutive o cautelari?

5. Quale è l'effetto dell'intimazione di pagamento sulla prescrizione?

6. Durata dell'intimazione di pagamento

7. Difesa del contribuente

8. Conclusioni


1. Cos'è un'intimazione di pagamento?

Un'intimazione di pagamento è un atto formale emesso dall'ente creditore, e cioè normalmente dall'Agenzia delle Entrate Riscossione (ossia la vecchia Equitalia), disciplinato dall'art. 50 del DPR n. 602/73; viene notificata al debitore quando l'esecuzione delle somme dovute non è ancora iniziata dopo un anno dalla notifica dell'accertamento esecutivo o della cartella esattoriale.


Nella sostanza l'intimazione di pagamento serve a sollecitare il debitore ad adempiere all'obbligazione di pagamento entro un determinato termine.


2. Termini per il pagamento

Conformemente alla normativa vigente, con l'intimazione di pagamento il debitore viene intimato a pagare l'importo dovuto entro cinque giorni dalla ricezione dell'intimazione.


Tuttavia, in alcuni casi è possibile ottenere una rateizzazione del pagamento purché si rispettino alcuni requisiti (previsti dall'art. 19 del DPR 602/73).


3. La notifica dell'intimazione di pagamento rende il contribuente moroso?

Assolutamente no: l'intimazione di pagamento non rende moroso il contribuente; da essa cioè non consegue l'applicazione di interessi di mora a carico del contribuente debitore.

Questo, è importante precisare, perché il debitore quando riceve la notifica dell'intimazione di pagamento è moroso già da molto tempo prima; a suo danno perciò già da tempo stanno maturando gli interessi di mora e, precisamente, dalla scadenza di sessanta giorni dalla notifica della cartella esattoriale (o, comunque, dalla scadenza del termine per presentare ricorso nel caso in cui il titolo sia costituito da un accertamento esecutivo).


Sotto questo profilo, perciò, l'intimazione di pagamento non peggiora affatto la situazione in cui si trova il debitore.

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4. La notifica dell'intimazione di pagamento peggiora la situazione del contribuente rendendolo passivo di azioni esecutive o cautelari?

No. Una volta che il debitore ha ricevuto dall'Agenzia delle Entrate Riscossione la notifica dell'intimazione di pagamento la sua situazione non peggiora rispetto a prima.


Infatti, già prima di ricevere l'intimazione di pagamento l'Agenzia delle Entrate Riscossione poteva pignorare il conto corrente o lo stipendio o addirittura un immobile (diverso dalla prima casa) o, ancora, poteva iscrivere un fermo amministrativo su un veicolo o, infine, iscrivere un'ipoteca sulla casa.


Pure sotto questo profilo, perciò, l'intimazione di pagamento non ha l'effetto di peggiorare la situazione del debitore.


5. Quale è l'effetto dell'intimazione di pagamento sulla prescrizione?

L'intimazione di pagamento ha l'effetto di interrompere la prescrizione del debito. La durata della prescrizione varia a seconda del tipo di tributo (di solito, la prescrizione per i tributi erariali è di dieci anni, mentre per le sanzioni, gli interessi e i tributi locali è di cinque anni). Quindi una volta ricevuta un'intimazione di pagamento di fatto il predetto termine inizia a decorrere nuovamente.


6. Durata dell'intimazione di pagamento

L'intimazione ha una validità di un anno. Ciò significa che se, nell'anno successivo alla sua notifica, non viene eseguita alcuna azione di pignoramento, l'Agenzia delle Entrate Riscossione deve procedere con una nuova notifica dell'intimazione per poter procedere con l'esecuzione forzata.


7. Difesa del contribuente

Il contribuente ha il diritto di impugnare l'intimazione di pagamento davanti all'autorità giudiziaria. Tuttavia, è importante notare che le possibilità di difesa del contribuente sono spesso limitate. Molti vizi di forma che potrebbero invalidare l'intimazione sono considerati semplici irregolarità dalla giurisprudenza. Ad esempio, la mancanza di firma o l'omissione del responsabile del procedimento sono considerati vizi di forma, ma non invalidano l'intimazione stessa. I vizi più importanti e rilevanti che il contribuente può far valere quanto impugna l'intimazione di pagamento, e che effettivamente possono determinare il venir meno del debito, sono: 1) l'estinzione del debito per intervenuta prescrizione oppure 2) l'omessa notifica dell'atto presupposto (come la cartella di pagamento o l'accertamento esecutivo).

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8. Conclusioni

In definitiva l'intimazione di pagamento è un atto che quando viene notificato non peggiora la situazione in cui si trova il debitore.


Quando il debitore riceve l'intimazione di pagamento, infatti, si trova già in una situazione difficile nella quale maturano a suo danno gli interessi di mora e nella quale rischia già di essere assoggettato a pignoramenti, fermi amministrativi ed ipoteche da parte dell'Agenzia delle Entrate Riscossione; in questo senso si può tranquillamente affermare che la ricezione di un'intimazione di pagamento non peggiora la situazione (già difficile) in cui si trova il debitore. L'unico vero effetto dell'intimazione di pagamento, perciò, è quello di interrompere i termini di prescrizione.


Anche per oggi è tutto. Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa agevolarti nel compiere le tue valutazioni.


Ti ricordo che se necessiti di aiuto per comprendere se e come nel tuo caso specifico è possibile impugnare l'intimazione di pagamento che ti ha notificato l'Agenzia delle Entrate Riscossione puoi compilare un form al seguente link per richiedere una preanalisi gratuita e personalizzata della tua situazione.


Infine se ti è rimasto qualche dubbio o hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi nei commenti qui sotto.


Avv. Alberto Bindi

 

Se sei interessato puoi scaricare la versione .pdf di questo post!

Eliminre il pignoramento conto corrente
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