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Rateizzazione intimazione di pagamento: come chiederla e bloccare gli atti

  • Immagine del redattore: Avv. Alberto Bindi
    Avv. Alberto Bindi
  • 28 nov
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 8 dic

Rateizzazione intimazione di pagamento: guida pratica alla sospensione del pignoramento tramite dilazione: moduli, novità 2025 e strategia difensiva


Aggiornato al 7/12/2025


Hai appena ricevuto una busta verde o una PEC con oggetto "Intimazione di pagamento". Capisco la tua preoccupazione: quei 5 giorni concessi per pagare sembrano una condanna definitiva. Tuttavia, nel mio studio vedo spesso che la paura porta a commettere errori o a rimanere immobili. Devi sapere che la rateizzazione intimazione pagamento è ancora possibile ed è lo strumento più immediato per fermare l'Agenzia delle Entrate Riscossione prima che aggredisca i tuoi conti o il tuo stipendio.

Sono un avvocato tributarista (Chi sono) ho assistito clienti alle prese con atti dell'Agenzia delle Entrate e/o dell'Agente della Riscossione - non solo a Firenze dove ho lo studio ma in tutta Italia (leggi se vuoi i casi giudiziari di cui mi sono occupato oppure segui/guarda/ascolta i ns. blog, video e podcast) - e ho maturato molta esperienza al riguardo.

Non è troppo tardi per agire. Dal 1° gennaio 2025, le regole sono cambiate in meglio per i contribuenti: oggi puoi ottenere fino a 120 rate con procedure semplificate. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo nella presentazione della domanda per bloccare il pignoramento.


INDICE



1. Si può chiedere la rateizzazione dopo l'intimazione di pagamento?

Sì, la legge consente di richiedere la rateizzazione anche dopo la notifica dell'intimazione di pagamento, purché non sia ancora iniziata la vendita del bene pignorato.

Molti contribuenti temono che l'intimazione sia un punto di non ritorno. Ti rassicuro: non è così. L'art. 19 del DPR n. 602/1973 prevede esplicitamente la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme iscritte a ruolo in qualsiasi momento, fino a quando l'espropriazione non è conclusa.

L'intimazione è solo un preavviso. Fino a che l'Agente della Riscossione non ha incassato i soldi (ad esempio con l'assegnazione delle somme del conto corrente in tribunale), il tuo diritto alla rateizzazione rimane intatto.

Definizione: la rateizzazione è il beneficio concesso dall'Agente della Riscossione che permette di estinguere il debito tributario attraverso pagamenti periodici (rate mensili), sospendendo le azioni di recupero coattivo.

Per una panoramica completa su cos'è l'intimazione e quali altri rischi corri, leggi la nostra guida principale: Intimazione di Pagamento: La Guida Completa per Difendersi (2025).


2. Cosa cambia con la riforma 2025? (nuovi limiti e rate)

Dal 1° gennaio 2025, la procedura è stata semplificata: la soglia per ottenere la rateizzazione automatica senza documenti è stata alzata a 120.000 euro.

Il D.Lgs. n. 110/2024 (riforma della riscossione) ha modificato radicalmente l'art 19 del DPR n. 602/1973. Ecco una tabella comparativa per visualizzare subito i vantaggi:

Caratteristica

Vecchia Disciplina (ante 2025)

Nuova Disciplina (dal 2025)

Soglia "Semplice richiesta"

Fino a 60.000 euro

Fino a 120.000 euro

Numero Rate (Semplice)

Max 72 rate (6 anni)

Max 84 rate (7 anni)

Documentazione

Obbligatoria sopra 60.000 euro

Obbligatoria solo sopra 120.000 euro

Presupposto

Temporanea situazione di difficoltà

Documentata situazione di difficoltà (solo sopra soglia)

Se il tuo debito è inferiore a 120.000 euro, basta dichiarare di trovarsi in difficoltà economica. Non serve allegare ISEE o bilanci. Questo velocizza enormemente l'accoglimento della domanda, un fattore vitale quando hai solo pochi giorni dopo l'intimazione. Per di più la soglia di 120.000 rileva per ogni singola richiesta (art 19, co 1, DPR 602/1973); questo vuol dire che se hai debiti verso l'Agente della Riscossione per 300.000 euro puoi presentare tre richieste di dilazione da 100.000 e siccome ciascuna di queste è inferiore alla soglia (120.000 euro) non necessiti di documentazione da allegare e l'accoglimento sarà nella sostanza automatico.


3. Quando serve documentare la difficoltà economica?

La documentazione (ISEE per persone fisiche e Indice di Liquidità per imprese) è obbligatoria solo se il debito supera i 120.000 euro.

Se il tuo debito complessivo supera questa nuova soglia, entriamo nel campo della dilazione "documentata". Qui l'Agente della Riscossione richiede prove concrete della tua impossibilità a pagare subito.

  • Persone fisiche / ditte individuali: è necessario presentare l'ISEE del nucleo familiare; la rata sarà calibrata in base al reddito residuo;

  • società e imprese: serve l'Indice di Liquidità (calcolato su dati di bilancio aggiornati); questo indice deve dimostrare che la liquidità corrente non basta a coprire il debito a breve termine.

Attenzione: Nel mio studio verifico sempre questi indici prima dell'invio. Un errore di calcolo o un bilancio non aggiornato possono portare al rigetto dell'istanza, lasciandoti scoperto di fronte al pignoramento.


4. Il pignoramento si blocca se presento domanda di rateizzazione?

Sì, la presentazione della domanda di rateizzazione impedisce l'avvio di nuove azioni esecutive (come nuovi pignoramenti) dopo la notifica dell'intimazione, ma non cancella quelle già in corso finché non viene pagata la prima rata.

L'effetto "scudo" della rateizzazione è regolato dall'art. 19, comma 1 quater, DPR n. 602/1973 e prevede che con la presentazione della domanda di rateizzazione (e sino alla data di rigetto della stessa richiesta ovvero dell'eventuale decadenza dalla dilazione) l'Agente della Riscossione:


  • non può avviare nuove azioni esecutive;

  • non può iscrivere ipoteche o fermi amministrativi (salvi restando quelli già iscritti);

  • non blocca le eventuali procedure esecutive già in corso.


5. Perché il pagamento della prima rata è fondamentale?

Il pagamento della prima rata è l'atto che perfeziona il piano di dilazione e determina l'estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate.

L'accoglimento dell'istanza non basta. Devi versare la prima rata prevista dal piano. Solo dopo aver pagato la prima rata:

  • il piano si considera attivo a tutti gli effetti;

  • l'Agente della Riscossione deve estinguere le procedure esecutive in essere; questo a meno che non si sia già tenuto l'incanto con esito positivo o sia stata presentata istanza di assegnazione (art 19, comma 1 quater 2. DPR 602/1973).

Con al presentazione della domanda di dilazione anche il pignoramento dello stipendio/pensione o di un conto corrente dovrebbe bloccarsi.


6. Quando decade la rateizzazione?

La decadenza si verifica in caso di mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.

La normativa attuale è più tollerante rispetto al passato (quando il limite era di 5 rate). Secondo l'art 19, comma 3, DPR n. 602/1973:


  • se salti una rata, non perdi il beneficio;

  • se ne accumuli 8 non pagate, il piano decade;

  • se il piano decade l'intero importo residuo diventa immediatamente esigibile in un'unica soluzione e l'Agente può riprendere l'esecuzione forzata;

  • una volta decaduti per mancato pagamento, non è possibile ottenere una nuova dilazione per quello stesso debito.


Nota bene: la decadenza dalla rateizzazione di un certo debito non ti impedisce però di chiedere la dilazione di un debito diverso (art 19, comma 3 ter, DPR 602/1973).


7. Come richiedere la rateizzazione dell'intimazione ?

Oggi la presentazione della richiesta è quasi esclusivamente telematica e questo è un vantaggio per chi ha i tempi stretti dell'intimazione (5 giorni).

Puoi presentare la richiesta con queste tre modalità:


  1. area riservata: accedi al sito di Agenzia Entrate Riscossione con SPID/CIE; sezione "Rateizza il debito"; è il metodo più veloce e sicuro;

  2. PEC: compila il modello PDF, firmalo digitalmente e invialo alla PEC della Direzione Regionale competente (trovi tutti moduli sul sito dell'Agente della Riscossione);

  3. sportello: consegnando il modulo cartaceo (meno consigliato per le file e i tempi di lavorazione).


8. FAQ - Domande Frequenti

Si può chiedere la rateizzazione dopo l'intimazione?

Sì, assolutamente. L'art. 19 del DPR 602/1973 permette di rateizzare il debito anche dopo la notifica dell'intimazione di pagamento, purché non sia ancora stata conclusa l'espropriazione forzata (vendita o assegnazione dei beni).

Il pignoramento si blocca se rateizzo?

La presentazione della domanda impedisce l'avvio di nuovi pignoramenti. Per bloccare ed estinguere quelli già in corso, è necessario che la domanda venga accolta e che venga pagata la prima rata del piano di dilazione.

Quante rate posso ottenere con la riforma 2025?

Con la riforma del 2025, per debiti fino a 120.000 euro puoi ottenere rateizzazioni progressive da 84 a 120 rate a semplice richiesta, senza necessità di allegare documentazione ISEE o contabile.

Se non pago una rata cosa succede?

Il mancato pagamento di una singola rata non comporta la decadenza. La decadenza dal beneficio del termine scatta solo al mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive.


9.Conclusioni: rateizzare o procedure alternative?

L'intimazione di pagamento fa paura, ma non è la fine. È l'ultimo avviso, ma è anche un'occasione per gestire il debito in modo ordinato. Ricevere un'intimazione di pagamento impone una scelta rapida:

  • se il debito è dovuto la rateizzazione immediata è la via migliore per evitare pignoramenti (e misure cautelari quali fermi amministrativi e ipoteche) da parte dell'Agente della Riscossione; rateizzare significa riprendere il controllo, significa bloccare i pignoramenti futuri e cancellare quelli in corso pagando la prima rata;

  • se però hai dubbi sulla legittimità del debito è fondamentale far analizzare l'atto a un professionista (prima di inviare la richiesta di rateizzazione) affinché verifichi se vi sono vizi di gravità tale da consentirne una contestazione davanti al giudice (in questo caso per bloccare nel frattempo l'esecuzione è possibile formulare un'apposita istanza al giudice oppure rateizzare);

  • se invece ti trovi in una situazione generale di sovraindebitamento di modo che il debito oggetto dell'intimazione si colloca in un più ampio contesto di incapacità finanziaria di far fronte all'esposizione debitoria complessiva è importante valutare l'applicabilità degli strumenti da sovraindebitamento di cui al DLgs 14/2019.

Come avvocato tributarista, posso gestire per te l'intera procedura: dall'analisi dell'intimazione alla scelta della soluzione migliore; dal mio studio di Firenze ho aiutato clienti in tutta Italia (leggi se vuoi i casi giudiziari di cui mi sono occupato oppure segui/guarda/ascolta i ns. blog, video e podcast) a risolvere complesse situazioni legate a cartelle esattoriali e intimazioni di pagamento; se anche tu hai ricevuto un atto dall'Agenzia delle Entrate Riscossione e hai bisogno di assistenza per decidere quale è la migliore opzione nel tuo caso specifico puoi richiederci una pre-analisi cliccando su questo link.


Avv. Alberto Bindi

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