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albertobindi

#3 Agenzia Entrate & pignoramento conto corrente

Aggiornamento: 17 ott

Il pignoramento del conto corrente è lo strumento che l'Agenzia delle Entrate Riscossione utilizza con maggiore frequenza per 'costringere' i contribuenti a saldare i loro debiti; in questo Post ti spiego tutto quello che c'è da sapere!

agenzia delle entrate pignoramento conto corrente

L'Agenzia delle Entrate Riscossione è uno dei maggiori creditori delle famiglie italiane; molti Enti, infatti, le affidano i propri crediti da riscuotere; così, per esempio, l'Agenzia delle Entrate affida all'Agente della Riscossione i suoi crediti IRPEF, IRES, IVA, IRAP; ugualmente anche l'INPS e l'INAIL affidano i propri crediti da riscuotere all'Agenzia delle Entrate Riscossione; per questa ragione è importante sapere come, quando e perché l'Agente della Riscossione può pignorare il nostro conto corrente.


Se ti interessa l'argomento continua a leggere questo post!


INDICE


Prima di iniziare a parlare del blocco del conto corrente (e cioè del pignoramento del conto corrente) facciamo un attimo di chiarezza. Esistono vari tipi di pignoramenti: mobiliare, dei beni mobili registrati, immobiliare e presso terzi; in particolare, con il pignoramento presso terzi l'Agente della Riscossione pignora le somme che soggetti terzi devono al debitore: si può trattare dei canoni di locazione o affitto che un inquilino deve al debitore, dello stipendio dovuto dal datore di lavoro, delle somme presenti sul conto corrente in banca o, comunque, di qualunque altra somma dovuta da un soggetto terzo al debitore; in questo post, come detto, ci occupiamo soltanto di quella particolare forma di pignoramento presso terzi che è il pignoramento del conto corrente.



2. L' Agenzia Entrate può pignorare il conto corrente ?

Si, come abbiamo già anticipato, l'Agenzia delle Entrate può pignorare anche le disponibilità finanziarie presenti sul nostro conto corrente; anzi, il pignoramento del conto corrente è una delle forme di pignoramento più utilizzate; le somme che ciascuno di noi ha sul conto corrente, infatti, non sono altro che crediti che abbiamo verso la Banca (e che 'riscuotiamo' ogni volta che andiamo in filiale o al bancomat a fare un prelievo); e l'Ufficio può appunto pignorare questi crediti; tra l'altro, l'Agenzia delle Entrate Riscossione accedendo alle sue banche dati può sapere quali conti correnti il debitore possiede; per di più, a partire dal 2024 (non appena saranno emanati alcuni decreti) potrà anche sapere, in tempo reale, quali sono le effettive disponibilità presenti sul conto; perciò, in caso di riscontro positivo l'Agenzia delle Entrate può procedere con il pignoramento delle somme presenti sul conto corrente.


3. Cosa è il pignoramento del conto corrente?

Il pignoramento del conto corrente è semplicemente un atto che l'Agenzia delle Entrate Riscossione notifica alla banca e al debitore e con il quale ordina alla banca di attribuirle in pagamento le somme presenti sul conto corrente debitore, nonché quelle successivamente accreditate, fino a concorrenza dell'importo del debito; più precisamente, la Banca deve corrispondere all'Agente della Riscossione:

  • entro 60 giorni dalla notifica dell’atto di pignoramento, le somme già presenti sul conto corrente alla data di notifica del pignoramento;

  • non appena accreditate, le ulteriori somme accreditate sul conto corrente successivamente alla data di notifica del pignoramento.

il pignoramento del conto corrente agenzia delle entrate si può evitare.

4. I limiti generali al pignoramento del conto corrente

Al pignoramento del conto corrente intrapreso dall'Agenzia delle Entrate Riscossione, anzitutto, si applicano i medesimi limiti generali che riguardano tutti i pignoramenti presso terzi; perciò, l'Ufficio non può mai pignorare le somme accreditate sul conto corrente a titolo di:

  • crediti alimentari;

  • crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell'elenco dei poveri;

  • sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficienza.

5. I limiti specifici al pignoramento del conto corrente da parte dell' Agenzia Entrate Riscossione

L'Agenzia delle Entrate Riscossione nel pignorare le somme presenti sul conto corrente, a parte i limiti generali di cui poco sopra abbiamo detto, incontra altri due limiti molto importanti, vediamoli in dettaglio.

Il primo: se sul conto corrente è accreditato lo stipendio o ogni altra indennità derivante da un rapporto di lavoro dipendente il pignoramento non può estendersi all'ultimo emolumento accreditato.

Il secondo: se sul conto corrente è accreditata la pensione o altra indennità che tiene luogo alla pensione, o assegni di quiescenza non possono essere pignorate somme per un'importo pari al triplo dell'assegno sociale (pari complessivamente ad € 1.603,20), mentre l'eccedenza presente sul conto corrente può essere pignorata integralmente; mentre invece gli accrediti sul conto corrente successivi al pignoramento possono essere pignorati nei limiti in cui può essere pignorata la pensione.


6 Quanto dura il pignoramento del conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate Riscossione ?

Purtroppo la risposta è semplice.... di fatto il pignoramento del conto corrente dura sin tanto che il debitore non salda integramente il debito.

limiti pignoramento conto corrente agenzia entrate

7. Come sbloccare il conto corrente pignorato dall' Agenzia Entrate Riscossione ?

Di regola non è possibile ottenere lo sblocco del pignoramento del conto corrente disposto dall'Agenzia delle Entrate Riscossione; in altre parole: il pignoramento cessa soltanto quando il debito è integralmente pagato. Esistono però tre eccezioni. Vediamole in dettaglio.


La prima: la rateizzazione. Il pignoramento del conto corrente è sospeso se il debitore presenta un'istanza di rateizzazione del debito all'Agenzia delle Entrate Riscossione; difatti, a seguito della presentazione di tale istanza l'Agente della Riscossione non può iniziare nuove esecuzioni, fino all'eventuale rigetto dell'istanza; inoltre, in caso di accoglimento dell'istanza, con il pagamento della prima rata si determina addirittura l'estinzione del pignoramento in corso del conto corrente; nel concreto, perciò, se l'Ufficio ti ha pignorato un conto corrente puoi presentare un'istanza di rateizzazione del debito dopodiché se questa viene accolta e se paghi la prima rata allora l'esecuzione si blocca e si estingue automaticamente.


La seconda: contestare il pignoramento del conto corrente davanti al giudice e presentare un'istanza di sospensione. I casi in cui è possibile contestare davanti al giudice il pignoramento dell'Agenzia delle Entrate Riscossione non sono molti ma tra questi, nella prassi, i più ricorrenti sono tre. Si tratta di casi in cui è possibile eccepire all'Ufficio l'intervenuta estinzione del suo diritto di credito a seguito:

  • del pagamento del debito;

  • dell'intervenuta prescrizione (e cioè del decorso del termine di 5/10 tra l'ultimo atto notificato al contribuente ed il pignoramento) e

  • della mancata notifica degli atti presupposto (e cioè della cartella esattoriale e/o dell'avviso di accertamento esecutivo che devono sempre precedere ogni esecuzione forzata).

Quando ricorrono queste situazioni per contestare il pignoramento del conto corrente è necessario proporre un vero e proprio contenzioso davanti al giudice che, a seconda delle eccezioni da proporre, sarà in alcuni casi il Tribunale ordinario (proponendo un'opposizione ex art. 615 cpc avverso il pignoramento) mentre in altri sarà la Corte di Giustizia Tributaria di 1° Grado (impugnando l'atto di pignoramento). Nel momento in cui il debitore contesta il pignoramento davanti al giudice può anche chiedere a quest'ultimo la sospensione dell'esecuzione qualora ricorrano gravi motivi e vi sia fondato pericolo per il debitore di subire un danno grave ed irreparabile. In pratica il debitore, nei casi in cui ha contestato l'esecuzione forzata davanti al giudice, può chiedere a quest'ultimo di sospendere l'esecuzione sin tanto che il processo non giunge a sentenza per evitare di subire un danno grave; in questo caso, ovviamente spetta al giudice decidere se concedere o meno la sospensione del pignoramento, fermo restando che si tratta di un blocco temporaneo (sino al deposito della sentenza dopodiché se questa sarà positiva verrà meno definitivamente il pignoramento mentre invece se sarà negativa il pignoramento riprenderà il suo corso).


La terza: le procedure di sovraindebitamento. Il debitore se si trova in una situazione debitoria complessiva così grave da non potercela fare da solo a pagare tutti i debiti, se cioè si trova in una situazione di così detto "sovraindebitamento" (e normalmente la pendenza di un'esecuzione forzata sul conto corrente è proprio indice del fatto che il debitore si trova in una tale situazione), allora può attivare uno dei 4 procedimenti previsti dal DLgs 14/2019 che, al ricorrere di certe condizioni, consentono rivolgendosi ad un Organismo di Composizione della Crisi di cancellare integralmente o comunque di ridurre (e pagare con un piano rateale sostenibile) il debito complessivo; e questi procedimenti, una volta attivati, prevedono sostanzialmente tutti la possibilità di ottenere la sospensione dei pignoramenti in corso in attesa che il procedimento giunga al termine.

 

Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni. Ti ricordo anche che se hai ricevuto un atto di pignoramento del conto corrente dall'Agenzia delle Entrate Riscossione a questo link puoi richiederci una preanalisi gratuita per verificare la possibilità di bloccarlo, sospenderlo o comunque contestarlo davanti al giudice.


In ogni caso, se vuoi tenerti sempre aggiornato su questo e tanti altri argomenti clicca qui sotto per iscriverti al ns. canale youtube:



Avv. Alberto Bindi

 

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2 Comments

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Guest
Aug 01
Rated 5 out of 5 stars.

Buongiorno, molto chiaro ed esaustivo. Una domanda. Può essere pignorabile un conto cointestato? Grazie se risponderà.

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Guest
Jul 25
Rated 5 out of 5 stars.

grazie per la semplicità e la chiarezza delle informazioni .

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