Fondo Patrimoniale - Vuoi renderlo più sicuro contro i creditori ?
- albertobindi
- 22 apr
- Tempo di lettura: 5 min
Fondo Patrimoniale - Vuoi renderlo più sicuro contro i creditori ? Usa l'accordo tra coniugi ex art. 144 cc e scopri come tutelare meglio il tuo patrimonio

Indice:
Cos'è il fondo patrimoniale e perché è importante proteggerlo?
Le insidie dei creditori: quando il fondo patrimoniale non basta
L'articolo 170 c.c.: il nodo cruciale dei "bisogni della famiglia"
L'accordo ex art. 144 c.c.: una strategia difensiva innovativa
Come l'accordo ex art. 144 c.c. rafforza la protezione del fondo
1.Cos'è il fondo patrimoniale e perché è importante proteggerlo?
Oggi parliamo di uno strumento molto utilizzato nella prassi per la tutela del patrimonio familiare. Il fondo patrimoniale, disciplinato dagli articoli 167-171 cc, è un istituto che permette di destinare specifici beni (immobili, mobili registrati o titoli di credito) al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. L'obiettivo primario è quello di creare una sorta di "scudo protettivo" per questi beni, derogando al principio generale della responsabilità patrimoniale sancito dall'articolo 2740 cc, secondo cui il debitore risponde dei propri debiti con tutti i suoi beni presenti e futuri. Costituire un fondo patrimoniale rappresenta quindi una scelta previdente per garantire stabilità economica al nucleo familiare.
2.Le insidie dei creditori: quando il fondo patrimoniale non basta
Nonostante la sua funzione protettiva, il fondo patrimoniale non è una fortezza inespugnabile... tutt'altro. L'articolo 170 cc stabilisce che l'esecuzione sui beni del fondo e sui frutti di essi non può aver luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia. È proprio su questa formulazione che si concentra spesso il contenzioso con i creditori. La giurisprudenza, nel tempo, ha assunto un atteggiamento sempre più rigoroso, ponendo l'onere della prova sia sull'estraneità del debito ai bisogni della famiglia sia sulla conoscenza di tale estraneità in capo al creditore, a carico del debitore che invoca la protezione del fondo. Ciò significa che per il debitore dimostrare che un determinato debito non rientrava nei bisogni della famiglia e che il creditore ne era consapevole può rivelarsi assai complesso.
3.L'articolo 170 c.c.: il nodo cruciale dei "bisogni della famiglia"
Come si definiscono i "bisogni della famiglia"? La giurisprudenza ha interpretato questa nozione in senso lato, includendo non solo le necessità essenziali, ma anche le esigenze volte al pieno mantenimento e all'armonico sviluppo della famiglia, nonché al potenziamento della sua capacità lavorativa e al miglioramento della qualità di vita, escludendo solo le ragioni voluttuarie o caratterizzate da intenti meramente speculativi. In pratica il debitore per poter opporre l'esistenza del fondo patrimoniale al creditore che procede con un pignoramento deve dimostrare che il debito è sorto per ragioni voluttuarie o speculative.
Tuttavia, la valutazione è rimessa al giudice di merito, che deve accertare in concreto la relazione tra il fatto generatore del debito e i bisogni della famiglia. Questa indeterminatezza lascia spazio a interpretazioni sfavorevoli per chi ha costituito il fondo patrimoniale.
4.L'accordo ex art. 144 c.c.: una strategia difensiva innovativa
È qui che entra in gioco una strategia potenzialmente molto efficace: l'utilizzo dell'accordo tra coniugi previsto dall'articolo 144 cc. Questa norma sancisce che i coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. Questo accordo, che riguarda anche il tenore di vita e i bisogni familiari, individua di conseguenza le risorse da destinare a tali bisogni e le modalità di ripartizione di tale risorse tra i due coniugi.
5.Come l'accordo ex art. 144 c.c. rafforza la protezione del fondo
Formalizzando un accordo ex articolo 144 c.c. i coniugi possono definire in modo specifico e dettagliato cosa intendono per "bisogni della famiglia" e possono determinare le modalità con le quali ciascuno di essi concorre economicamente al raggiungimento di tali finalità; in questo modo, si può rafforzare significativamente la resistenza del fondo patrimoniale alle pretese dei creditori.
Facciamo un esempio: Francesca e Mario sono sposati e costituiscono un fondo patrimoniale sulla loro casa; Francesca è imprenditrice e Mario è lavoratore dipendente; hanno costituito il fondo patrimoniale per tutelare l'immobile dai possibili rischi legati all'attività d'impresa di Francesca i cui creditori potrebbero aggredire la casa; per ridurre questo rischio Francesca e Mario potrebbero sottoscrivere un accordo ex art. 144 cc, dando ad esso data certa (anteriore alla nascita di eventuali futuri debiti), con il quale decidono che il soddisfacimento dei bisogni della famiglia è assicurato dal contributo economico soltanto di Mario escludendo quello di Francesca; in questo modo, qualora un creditore di Francesca pignorasse l'immobile immesso nel fondo, i due coniugi potranno opporsi all'esecuzione avendo maggiori chances di dimostrare che l'attività svolta da Francesca, e da cui è originato il debito, non era in alcun modo funzionale ai bisogni della famiglia e, quindi, avranno maggiori possibilità di opporsi vittoriosamente all'esecuzione forzata.
In pratica, l'esistenza di un accordo ex art. 144 cc formalizzato e anteriore al sorgere del debito contestato può rendere più difficile per il creditore aggredire il bene immesso nel fondo. L'accordo, infatti, rappresenta una chiara esternazione della volontà dei coniugi in merito alle loro priorità e alle risorse destinate al mantenimento e allo sviluppo della famiglia.
6.Consigli pratici per rendere più efficace l'accordo.
Per rendere il fondo patrimoniale maggiormente resistente alle 'aggressioni' dei creditori consiglio di:
✅ redigere un accordo ex art 144 cc con la massima precisione e dettaglio, specificando in modo inequivocabile quali sono i "bisogni della famiglia" che i coniugi intendono perseguire ed indicando soprauttutto le modalità concordate con le quali ciascun coniuge concorre economicamente ad essi; a quest'ultimo proposito cercando di escludere il concorso economico del coniuge dalla cui attività si teme potranno nascere debiti e prevedendo invece che egli concorrerà all'obbligo di mantenimento della famiglia con il proprio lavoro domestico;
✅formalizzare l'accordo con una scrittura avente data certa; la data certa può essere conferita registrando la scrittura oppure allegandola ad un messaggio PEC;
✅ far sì che l'accordo sia anteriore al sorgere dei debiti che si teme possano determinare l'aggressione del fondo patrimoniale;
✅ conservare scrupolosamente la documentazione che attesti la coerenza delle spese e degli investimenti familiari con quanto stabilito nell'accordo.
✅in sede di difesa giudiziale evidenziare: i) l'esistenza dell'accordo, ii) come il debito contestato sia estraneo ai bisogni della famiglia definiti nell'accordo e iii) che la copertura economica di quei bisogni è assicurata, sempre secondo l'accordo, dal lavoro dell'altro coniuge (quello estraneo al debito).
Conclusioni
L'utilizzo strategico dell'accordo tra coniugi ex articolo 144 cc può rappresentare un'interessante e innovativa linea difensiva per rafforzare la protezione offerta dal fondo patrimoniale e per rendere più solida l'opposizione alle pretese dei creditori che tentano di aggredire i beni destinati al benessere del nucleo familiare.
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Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni. Ti ricordo anche che se hai costituito un fondo patrimoniale e vuoi cercare di rafforzarlo con un accordo ex art. 144 cc puoi richiederci una pre-analisi gratuita cliccando su questo link.
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Avv. Alberto Bindi
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